"Io, ermafrodito incinto: mi sono autofecondato"

La storia di Corrado R. a La Verità: "Sono padre di tre bambini, ma ora sono incinto e le ecografie lo dimostrano"

"Io, ermafrodito incinto: mi sono autofecondato"

"Mi sono autofecondato e questo è il mio bambino". È il racconto choc di Corrado, 55 anni di Biella, nato "ermafrodito", cioè sia con i caratteri sessuali maschili che con quelli femminili.

Da piccolo i medici lo hanno reso uomo. E maschio è per l'anagrafe, anche se ha conservato utero e ovaie. Ma ora sta per diventare "mammo". Lui che è già padre di tre bambini, infatti, sostiene di essere "incinto". Con tanto di seno e pancione, ma anche ecografie ed esami clinici che lo dimostrano: il feto che porta in grembo è alla 17esima settimana ed è lungo 7,5 centimetri.

"Nemmeno io ci potevo credere, ma gli esami clinici lo confermano. I dottori vogliono sapere come sia stato possibile e anche io, ma pare non mi sia concesso", ha spiegato l'uomo in una lunga intervista a La Verità, in cui si spiega che al mondo ci sono solo 11 ermafroditi e che sul caso la comunità scientifica è divisa.

Corrado ha spiegato di essere nato con vulva e pene, che "a quei tempi si decideva il sesso del bambino in base alla lunghezza del pene", ma che "non si poteva, anche per logica, togliere gli organi interni femminili: quindi mi hanno lasciato ovaie e utero". "Ma lei lo sa che molte persone nate come me si sono suicidate?", aggiunge, "Venivano mascolinizzate o femminilizzate senza tenere conto della loro componente psicologica, che si sviluppava negli anni. Peraltro, cosa significa maschio o femmina? Si giudica tutto dal punto di vista sessuale. Ma una donna può essere donna senza essere femmina, così un uomo può essere uomo senza essere maschio. Per fortuna dal 1994 c' è una legge per cui i bambini che nascono con anomalie genitali di qualsiasi genere non vanno operati finché non decidono loro, in base allo sviluppo psicologico, la propria propensione sessuale".

E ora si ritrova a vivere una situazione paradossale: "Sono a pezzi, fisicamente e mentalmente", racconta, "Io ho un bacino ginecoide predisposto per il parto ma le anche e le giunture non sono adeguate al bacino. Avrà notato che cammino gobbo, in realtà è il bacino che obbliga la postura per evitare lo sfregamento contro le ossa delle gambe: si chiama coxa valga bilaterale genetica. La mia arcata pubica è 108 gradi, nell' uomo al massimo è 70 gradi. Per me tutto è proporzionato ad alloggiare gli organi femminili e la vagina. Solo che questa me l' hanno chiusa. Comunque per rispondere alla sua domanda: sto passando un periodo assurdo. Ho deciso di portare avanti la gravidanza. Sempre se riesco, perché fisicamente la situazione è pesante, molti medici indicano che dovrei abortire velocemente. Di forza".

E poi c'è il problema legale. Del nascituro, che avrà - se la gravidanza arriverà a compimento - stesso padre e stessa madre. E dello stesso Corrado che ha avviato l'iter per il cambio di sesso all'anagrafe. "Sono maschio, sono incinto e mi chiede perché voglio cambiare sesso? Guardi qui", dice ad Alessandro Milan, "Guardi i dati del sangue: ho tutti i valori che indicano che sono una donna. Io dal pene ho secrezioni vaginali. Ho cellule endometriali, in diversi tamponi hanno rilevato batteri presenti solo nella vagina e impossibili da trovare in un corpo maschile. Per esempio lo streptococco agalactiae, che è presente solo nella flora batterica vaginale. E i medici continuano a commettere errori: per farle un esempio mi hanno dato un antibiotico sbagliato e mi è venuta una infezione, la candida vaginale".

Eppure ha anche degli spermatozoi fertili, al punto che ha avuto tre figli. Uno dei quali di soli 7 anni: "La mia vita in un certo senso è stata sconvolta quando sono rimasto incinto", dice ancora Corrado, "Dovrò riuscire a spiegare e a sistemare questa cosa con mio figlio piccolo Dovrò cercare di fargli comprendere che non sempre le situazioni appaiono come sembrano, dovrò continuare ad avere un dialogo con lui, più delicato, più tecnico, cercherò di essere più padre e più donna allo stesso tempo, altrimenti sarà tutto finito. Non sarà facile, non è mai stato facile".

"Di certo ci sono problemi endocrinologici e ormonali, ma da qui a dire che c’è un utero ed è gravido c’è differenza", diceva scettico qualche giorno fa a La Stampa Roberto Jura, ex primario di Ostetricia e Ginecologia all’ospedale di Biella.

"Ci sono casi di mascolinizzazione nelle donne per disturbi alle ovaie o di femminilizzazione negli uomini", ha aggiunto lo stesso Jura a Radio 105, "Ma una gravidanza, nella remota ipotesi che sia fattibile, sarebbe forse possibile solo fecondando un ovulo artificialmente per poi impiantarlo in un uomo che abbia una femminilizzazione dei tessuti pelvici".

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