A soli dieci anni viene avvicinata da un gruppo di giovani islamici. Si radicalizza con la convinzione di trovare un mondo diverso, lontano dalla famiglia, diventata un ostacolo alla sua libertà. Inizia ad odiare i cristiani e gli italiani. Arriva persino a denuciare il padre per maltrattamenti.
Ma tutto è cominciato 4 anni fa, la giovane viene iscritta a scuola. Lì incontra dei ragazzi più grandi, molti vicini alla comunità islamica. Inizia un'intensa frequentazione, molti atteggiamenti cambiano, soprattutto tra le mura domestiche. Inizia a esprimere, senza troppi problemi, odio nei confronti dei bianchi, dei cristiani. Non solo. Cerca di convincere la sorella più grande "a seguire le strada". I genitori iniziano ad avvertire segnali pericolosi. Avvertimenti che potesse "partire". Si rivologono a un prete. Arrivano addirittura a chiedere aiuto agli assistenti sociali. Ma ogni loro mossa aumenta il disprezzo della bambina per il mondo che la circonda. Così decidono di allontarsi, portandola a Parma, lontano dagli amici. Qui, però ottiene nuovi contatti col gruppo islamico locale e inizia, come spiegato sul Il Resto del Carlino, a ribellarsi verso l’istituto scolastico e verso il mondo occidentale, tanto da iniziare a compiere furti in segno di "odio". In casa scoppia una lite, il padre la chiude in casa. E subito scatta la denuncia nei suoi confronti. Come spiega l'avvocato Vincenzo Patera, "aveva idee forti e pericolose nei confronti degli italiani, ce l’aveva col nostro paese e si arrabbiava quando i genitori le spiegavano il significato di ‘rispetto’. Il padre temeva potesse sparire e per un periodo di tempo è stata ‘osservata’, per evitare che scappasse. Ora è seguita dai servizi e va in parrocchia, ma il ‘gruppo’ la cerca ancora".
Una storia che sembra ripercorre le orme di Maria Giulia Sergio, la 27enne affiliata all'Isis, scappata in Siria dopo essere stata convertita all'Islam. Come raccontano i genitori e il legale della famiglia, la bambina di origine nigeriana sarebbe stata avvicinata da un gruppo di islamici ben radicato nella città di Modena.
A breve inzierà il processo, l'avvocato Vincenzo Patera difenderà il padre della piccola di 10 anni. Un genitore che rischia di non vedersi rinnovare il permesso di soggiorno per aver voluto tutelare una figlia. E su questo si baserà la difesa.
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