"Istigazione all'odio razziale e diffamazione". Con questa accusa, Radio Studio 54, emittente radiofonica di Scandicci (Firenze) capitanata da Guido Gheri, è stata sottoposta a sequestro preventivo dai carabinieri.
Così, il tribunale del Riesame, accogliendo il ricorso del pm Christine Von Borries, ha decretato che venissero apposti i sigilli sul trasmettitore da cui si propagano le frequenze della emittente Radio Studio 54. Nello specifico, la sentenza verte contro il patron e speaker Guido Gheri per aver "diffuso messaggi razzisti e xenofobi, veicolando – scrivono i magistrati – un vero e proprio odio razziale ed etnico diretto agli extracomunitari in quanto tali, come tale idoneo a determinare in concreto il pericolo di comportamenti discriminatori".
Dunque, il Riesame ha decretato la chiusura del programma Voce al popolo da cui Gheri avrebbe profuso messaggi di "istigazione all'odio razziale e diffamazione". Stando al contenuto della sentenza, l'arrembante spaker toscano avrebbe non solo reiterato con le ingiurie nei confronti del suo avvocato ma anche nei confronti di un ex ospite della trasmissione.
Secondo quanto riferisce La Repubblica, Gheri, nel corso di una puntata, avrebbe
insultato pesantamente l’ex ministro Cecile Kyenge, definendola “mostriciattolo” e rivolgendole una serie di improperi a sfondo razzista. In altre, invece, si sarebbe rivolto al suo avvocato con epiteti e appellativi forti.
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