L'amministratore di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, vittima di un attentato a Genova. È stato gambizzato in via Montello, nel quartiere di Marassi, non lontano dalla sua abitazione.
Il dirigente, che si trovava con il figlio ventenne, è stato avvicinato questa mattina alle 8.20 da due uomini a bordo di uno scooter, coperti da un casco integrale. Uno dei due ha seguito Adinolfi a piedi, esplodendo poi alle spalle dell'uomo tre colpi a bruciapelo da una pistola semiautomatica, una Tokarev calibro 7.62, arma di fabbricazione est europea. Un solo proiettile è andato a segno, raggiungendo Adinolfi alla gamba destra, poco sotto il ginocchio.
La dinamica dei fatti, resa nota dagli inquirenti, potrebbe indicare una matrice terroristica, dato confermato anche da fonti della sicurezza, che parlano di tecnica brigatista. Per ora non si possono comunque escludere motivazioni differenti, compresi moventi di tipo privato. In mano agli investigatori non è ancora arrivata nessuna rivendicazione relativa all'attentato.
Roberto Adinolfi è stato trasportato all'ospedale San Martino di Genova in codice giallo. Nonostante le ferite non è in pericolo di vita. Secondo gli operatori del 118, il proiettile che lo ha raggiunto è uscito da solo dall'arto. Dopo il passaggio in pronto soccorso, è stato trasferito in sala operatorio nel reparto di traumatologia, dove è stato operato per ridurre la frattura alla tibia causata dal proiettile che gli ha trapassato la gamba. Secondo i medici dovrebbe recuperare senza problemi.
Sentito dagli inquirenti, Adinolfi non ha fornito particolari utili alle indagini. L'ad di Ansaldo Nucleare non ha messo in luce particolari moventi che potessero portare all'attentato di questa mattina. Ha inoltre dichiarato di non avere riconosciuto gli aggressori, rimasti in silenzio per tutto il tempo. Da parte degli inquirenti anche un ulteriore dettaglio: gli attentatori non avrebbero mirato a uccidere il loro bersaglio, ma soltanto a ferirlo, come è accaduto.
Nel pomeriggio - ad annunciarlo in conferenza stampa il procuratore capo di Genova Michele Di Lecce - è stato ritrovato uno scooter che potrebbe essere quello utilizzato nell'agguato ad Adinolfi. "In una situazione di tensione sociale come l'attuale - ha commentato, in riferimento alla possibilità di una pista terroristica dietro l'attacco - può esserci di tutto. Per ora è stato aperto un fascicolo contro ignoti per lesioni volontarie aggravate".
Adinolfi, subito dopo l'attentato, ha commentato quanto accaduto scherzando: "Era una bella giornata di sole. Mai mi sarei aspettato che mi accadesse una cosa del genere".
"Non ci facciamo intimidire"
Alessandro Pansa, direttore generale di Finmeccanica, gruppo di cui fa parte anche Ansaldo Nucleare, ha espresso la sua preoccupazione per quanto accaduto, notando che "se la matrice dell'attentato fosse legata a contrasti di origine politica o sociale si tratterebbe di un fatto estremamente grave, inaudito da moltissimi anni, sintomo di un clima estremamente complesso
e di una situazione di difficoltà del mondo industriale". Pansa ha anche sottolineato che "comportamenti intimidatori" come quello messo in atto contro Adinolfi non serviranno a cambiare la linea del gruppo Finmeccanica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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