A Lampedusa sbarchi no stop: "La situazione è fuori controllo"

Continuano ad approdare sull'Isola barchini carichi di migranti. La procura di Agrigento nel frattempo ha autorizzato l'utilizzo di un robot della Guardia costiera per cercare le 9 vittime del naufragio avvenuto il 30 giugno

A Lampedusa sbarchi no stop: "La situazione è fuori controllo"

Continuano gli sbarchi di migranti a Lampedusa e le condizioni dentro l’hotspot non accennano a migliorare. È stato un fine settimana intenso quello appena trascorso sull’Isola maggiore delle Pelagie chiamata a confrontarsi con continui approdi di stranieri. Barchini e gommoni non hanno lasciato tregua alla macchina dell’accoglienza che ha tenuto i motori accesi costantemente. Sabato, con 12 approdi, sono arrivati 323 migranti, mentre ieri nove sbarchi hanno fatto contare l’arrivo di 216 persone. Questa mattina sono riusciti a toccare terraferma 24 stranieri a bordo di un’imbarcazione di fortuna. Fra loro 13 minori, 3 dei quali non accompagnati e 6 donne. Il mezzo è stato intercettato dalla Guardia di finanza a 12 miglia dalle coste. Dopo le operazioni di identificazione eseguite dalla polizia, i migranti sono stati trasportati dentro l’hotspot di contrada Imbriacola.

Lì dentro la situazione sembra irrecuperabile. Omologata per ospitare circa 250 persone, la struttura attualmente ne ospita circa 400. La prefettura di Agrigento è al lavoro per i trasferimenti da eseguire entro questa giornata. Circa 100 migranti prima di pranzo verranno imbarcati sul traghetto di linea per raggiungere Porto Empedocle mentre gli altri ospiti, attraverso l’ausilio delle motovedette, verranno trasferiti prima di questa sera. Dentro l’hotspot le condizioni di ospitalità hanno raggiunto ormai la soglia del degrado perché i migranti sono sempre troppi rispetto ai posti disponibili. Le operazioni di trasferimento procedono senza sosta ma, altrettanto senza sosta, arrivano i barchini carichi di migranti. Si innesca così un circuito no stop che crea costantemente una situazione di emergenza.

Parallelamente continuano le indagini, aperte dalla procura di Agrigento, per il naufragio del 30 giugno scorso in cui sono morti sette migranti a poche miglia dalla costa. Per la ricerca dei 9 corpi senza vita, domani verrà impiegato un robot della Guardia costiera. Lo strumento verrà calato fino a 70 metri di profondità per raggiungere il relitto. Nel frattempo sull’Isola monta la rabbia. A raccogliere le lamentele dei piccoli imprenditori ma anche di molti altri cittadini, è il coordinatore della Lega di Lampedusa Attilio Lucia che spiega a IlGiornale.it come la situazione sembra sia sfuggita da ogni controllo. “Le condizioni - dice Attilio Lucia – peggiorano sempre di più. Gli abitanti dell’Isola sono stanchi di vivere questa condizione che crea apprensione. I ristoratori, gli albergatori e i titolari di altre attività lamentano uno stato di sofferenza a causa delle continue notizie che arrivano sugli sbarchi che rischiano di inficiare l’andamento degli affari”.

Il coordinatore della Lega non risparmia commenti sulla gestione dell’emergenza da parte del sindaco Totò Martello: “Prima – dice Lucia – il sindaco affermava che la situazione era sotto controllo, poi ha chiesto l’intervento del presidente del consiglio

Mario Draghi. La situazione qui non è stata mai sottocontrollo. Sin dai primi sbarchi ci sono state delle evidenti difficoltà. È ora che il sindaco ammetta che questi eventi non sono più sostenibili senza fare passi indietro”.

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