Si chiama Aquila ed è il sistema di videosorveglianza che monitora il territorio di Carini, nel palermitano, sette giorni su sette, 24 ore su 24. Le telecamere piazzate in luoghi strategici pizzicano gli automobilisti furbetti che abbandonano i rifiuti per strada. Un sistema che, nell'ultimo anno, ha permesso di individuare e multare centinaia di persone che la raccolta differenziata proprio non la vogliono fare. Eppure capita che a volte le telecamere registrino qualcosa di inaspettato.
Ieri nel giorno di Pasquetta, gli agenti del comando di polizia municipale di turno stavano controllando le immagini delle telecamere quando hanno notato un'automobilista rallentare, accostarsi al ciglio della strada e lanciare dal finestrino della vettura una scatola. Una scena insolita che ha insospettito l'agente che in quel momento stava visionando le immagini. Le telecamere che funzionano in remoto hanno registrato tutta la scena, vista e rivista, più volte al monitor. Un video durato pochi secondi ma che è stato più che sufficiente per lanciare l'allarme via radio, permettendo ad una pattuglia di recarsi in pochi minuti sul posto.
All'interno c'erano due cuccioli meticci, infreddoliti e spaesati. L'occhio elettronico ha registrato tutta la scena e ha permesso l'individuazione della targa della vettura. Il comandante Marco Venuti, ha disposto l’acquisizione delle immagini dal sistema e l’identificazione, tramite il numero di targa, del proprietario dell’autovettura che adesso sarà chiamato per le conseguenti indagini di polizia giudiziaria. "Una vettura percorre indisturbata via Cristoforo Colombo, sul lungomare di Carini, ad un tratto il conducente rallenta, apre il finestrino e lancia un contenitore - spiega il comandante Marco Venuti -. La scena insospettisce l’agente di vigilanza della centrale operativa che, grazie ad Aquila il moderno sistema di videosorveglianza della polizia municipale del comune, controlla una vasta area del territorio. L’oggetto, infatti, sembra proprio una piccola cuccia utilizzata per il trasporto degli animali e non il classico rifiuto gettato dallo sporcaccione di turno".
Il responsabile ora rischia l’arresto fino ad un anno o l’ammenda da mille a diecimila euro, per il reato di abbandono di animali previsto dall’articolo 727 del codice penale. Il Codice infatti dispone che: "chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro.
Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze".La storia di Carini fortunatamente ha avuto un lieto fine. I cuccioli sono stati assistiti ed affidati al canile sanitario di Carini e a breve saranno pronti per trovare una nuova famiglia.
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