Ginori, l'azienda di porcellana dichiara il fallimento

L'impresa di Sesto Fiorentino era in liquidazione dalla scorsa primavera. Oltre 300 i dipendenti senza lavoro

Ginori, l'azienda di porcellana dichiara il fallimento

La crisi economica non risparmia proprio nessuno e miete vittime anche tra le aziende più longeve e prestigiose. Parliamo dell'azienda fiorentina Richard Ginori, famosa in tutto il mondo per la produzione di una raffinatissima porcellana, che ha dichiarato il fallimento. La decisione è stata depositata stamani dai giudici chiamati a pronunciarsi sull’ammissibilità o meno dell’azienda al concordato preventivo.

L'impresa di Sesto fiorentino è in liquidazione dalla scorsa primavera, quando il bilancio consuntivo 2011 aveva rivelato perdite superiori allo stesso capitale sociale. Nonostante gli sforzi per la ricerca di un soggetto che potesse rilevare le attività commerciali e produttive, l'impresa ha chiuso i battenti. I suoi 314 dipendenti in cassa integrazione dallo scorso agosto ora si ritrovano disoccupati.

In questo momento, davanti al palazzo di giustizia di Firenze, sta proseguendo il presidio dei Cobas, con un centinaio di lavoratori che hanno manifestato profonda amarezza quando si è appresa la decisione del fallimento. "È una situazione allucinante e paradossale, oggi era tutto predisposto perchè i lavoratori rientrassero in fabbrica". Lo ha detto Giovanni Nencini, esponente dei Cobas Ginori. " Una decisione che induce a pensare male - ha aggiunto - a pensare che dietro questo fallimento ci siano dei giochi particolari".

L’esponente dei Cobas ha criticato il comportamento di Filippo Pasquini, creditore privilegiato, unico a non aver ritirato l’istanza di fallimento presentata: "Si è ostinato fino alla fine a non ritirare l’istanza - ha detto Nencini - andando contro i suoi stessi interessi, e questo induce a pensare che evidentemente qualcuno fino alla fine ha giocato e spinto per il fallimento della Ginori"

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