Lecce, allarme delfino spiaggiato: "Carcassa sfilettata e venduta come tonno"

Allarme a Torre Rinalda, in provincia di Lecce, dopo che sulla spiaggia è stata trovata la carcassa sfilettata del cetaceo

Lecce, allarme delfino spiaggiato: "Carcassa sfilettata e venduta come tonno"

La carcassa di un delfino è stata rinvenuta la mattina del 6 gennaio sulla spiaggia leccese di Torre Rinalda e l'indomani il corpo del cetaceo – ancor prima che intervenisse la capitaneria di porto potesse intervenire per rimuoverlo – è stato trovato sfilettato a dovere. Il rischio, dunque, è che qualcuno possa venderlo in qualche pescheria locale – spacciandolo per tonno –, con conseguenti eventuali rischi per la salute degli ignari consumatori.

A denunciare il tutto Carlo Mignone, assessore all’Ambiente di Lecce: "La capitaneria di porto non è arrivata in tempo per la rimozione della carcassa e questa mattina del delfino spiaggiato rimaneva solo la testa mentre il resto del corpo del cetaceo era stato nottetempo sapientemente tagliato e portato via da sconosciuti, con tutta evidenza per essere mangiato. Orbene, non voglio entrare nel merito della tempestività o meno delle autorità che avrebbero dovuto provvedere alla rimozione del povero delfino, ma solo puntare il dito contro chi senza scrupoli confonderà’ con ogni probabilità, sapientemente “sfilettato”, la carne del delfino vendendola come carne di tonno. Questo delinquente senza scrupoli conoscerà il pericolo sanitario di questa “carne”, visto che i delfini al vertice della catena alimentare, sono “carichi” di elementi tossici, come ad esempio il mercurio, e quindi pericolosi per la salute umana".

E ancora: "Spero che chi di competenza vorrà sporgere denuncia contro ignoti, nel caso contrario provvederò io stesso in tal senso tramite una delle associazioni di protezione animali presenti sul territorio. Quanto accaduto a Torre Rinalda costituisce un fatto gravissimo e inaccettabile, un gesto di violenza così efferata da far gelare il sangue. Adesso spero che l’allarme sulle conseguenze per la salute umana del consumo di carne di Delfino perché “tossica” spinga la Capitaneria di Porto ad effettuare controlli a tappeto in tutte le pescherie della zona.

Per la normativa italiana i delfini non possono in alcun modo essere pescati, uccisi, commercializzati e destinati al consumo alimentare perche’ gli esemplari presentano un alto rischio di contaminazione da sostanze xenobiotiche e parassiti, altamente pericolosi per la salute umana. Che disgusto e amarezza".

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