Cadde l'8 gennaio del 2014 precipitando da una grata nella succursale del liceo "Cosimo De Giorgi" a Lecce. Tentava di recuperare il suo giubbotto. L’impatto fu fatale. Per quella tragedia sono due gli imputati: la preside Giovanna Caretto e il professore di educazione fisica Giuseppe Casilli. L'accusa che pende sulle loro teste è di omicidio colposo per non aver tutelato l'incolumità dell'alunno 17enne Andrea De Gabriele, originario di Campi Salentina, in provincia di Lecce.
Il 12 giugno prossimo, a distanza di cinque anni, si aprirà il processo con rito abbreviato su richiesta della dirigente scolastica, originaria di Surbo, nel Leccese. La stessa ha depositato, tramite il suo legale, le consulenze per dimostrare che nell'istituto ci fosse il rispetto delle norme in materia di sicurezza. Nel processo si costituiranno parte civile i parenti di Andrea. Presenti in giudizio come responsabili civili il personale del Miur e della Provincia di Lecce proprietari dell'edificio scolastico.
Il fatto accadde poco prima dell'uscita da scuola. Erano quasi le 13 ed Andrea si era attardato a uscire per recuperare il suo giubbotto finito, appunto, nel lucernario recintato. La grata su cui si trovava il ragazzo mentre recuperava la giacca, cedette. Dopo un volo di dieci metri, lo studente precipitò in un locale sottostante, morendo sul colpo.
Per due volte la Procura ha avanzato richieste di archiviazione, sempre respinta dal giudice per le indagini preliminari.
Ora la preside è accusata di aver permesso di fare lezione di educazione fisica in un'area non idonea per la presenza di un lucernario non adeguatamente segnalato e transennato. Il docente di educazione fisica è accusato di non aver vigilato a sufficienza nel momento in cui la classe era sotto la sua responsabilità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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