Lecce, preso l'ergastolano evaso a novembre

È stato trovato in casa di parenti, pronto a sparare. Oltre 40 gli agenti coinvolti nel blitz

n momento della cattura di Fabio Perrone, il 42enne ergastolano in fuga dal 6 novembre
n momento della cattura di Fabio Perrone, il 42enne ergastolano in fuga dal 6 novembre

Aveva approfittato di una visita in ospedale a Lecce per darsi alla fuga. Aveva sottratto l'arma d'ordinanza a un uomo della Penitenziaria e poi rubato l'auto di una donna per dileguarsi. Così Fabio Perrone, uomo ritenuto vicino alla Sacra Corona Unita e condannato all'ergastolo in primo grado, era riuscito a ad evare a novembre.

La fuga dell'uomo è durata fino a oggi, quando i poliziotti sono riusciti a rintracciare, nascosto nel suo paese d'origine, Trepuzzi, nella provincia pugliese. Perrone era in casa di parenti quando la mobile del capoluogo salentino è riuscita a scovarlo. Quando lo hanno arrestato "era pronto a sparare", dice la polizia. Gli hanno trovato un kalashnikov e la pistola che aveva sottratto in ospedale.

Oltre quaranta gli uomini coinvolti nel blitz, agenti della Polizia e della Penitenziaria.

"La sua cattura - ha detto il comandante della polizia penitenziaria della Casa Circondariale di Lecce, Riccardo Secci - è il coronamento di un’attività investigativa che ci ha levato il sonno, che è proseguita ininterrottamente in questi 63 giorni, senza tregua".

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