Un abbraccio che dura da più di 2mila anni quello tra padre e figlio in una necropoli del età messapica a RocaVecchia, località presso Melendugno, in provincia di Lecce.
Gli archeologi del laboratorio di antropologia fisica dell'Università del Salento hanno scoperto, ieri, una tomba del V secolo a.C. con alcuni resti ossei. Dopo lo scavo, la grande sorpresa: due corpi uniti da un abbraccio che ha sfidato i secoli.
Si tratta di "una sepoltura bisoma (è una tomba con due corpi, ndr) di un adulto e un subadulto: una rarità in questa necropoli caratterizzata da deposizioni singole o tombe collettive con deposizioni differite" hanno dichiarato sulla pagina Facebook gli studiosi salentini.
Tutto fa pensare a un abbraccio tra padre e figlio. Quest'ultimo sarebbe un bambino di circa cinque anni - come viene sottolineato sempre dagli archeologi - anche se l'età sarà meglio definita dopo le analisi antropologiche in laboratorio. L'immagine rimanda drammaticamente ai nostri tempi, a quei corpi di padre e figlia messicani morti abbracciati nel Rio Grande mentre cercavano di attraversare il confine con gli Stati Uniti. A conferma dei corsi e ricorsi storici.
Certo è che non bastano migliaia di anni per cancellare quello che Prévert chiama "un minuscolo secondo d'eternità in cui tu m’hai abbracciato in cui io t’ho abbracciato", un'eternità che vale l'abbraccio di un padre alla propria creatura, il bene più prezioso.
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