Arriva dalla Lega una proposta in favore di tutti i genitori alle prese per la prima volta con un figlio appena nato.
Le ideatrici di quella che potrebbe divenire una legge effettiva, se approvata, sono Vania Valbusa e Rossana Boldi, entrambe appartenenti al partito di destra. Nel presentare il loro progetto, le due politiche hanno pensato agli innumerevoli ostacoli che ogni neo-mamma o neo-papà si trova ad affrontare una volta che il bimbo viene portato a casa dall’ospedale. Molti genitori, del tutto impreparati a gestire un bambino così piccolo, cadono presto in una condizione di stress ed agitazione, se non di vera e propria depressione.
Alcune coppie, fra l’altro, vivono a distanza dalla propria famiglia di origine, oppure hanno genitori anziani, e non possono quindi godere dell’assistenza e dei consigli di chi ha necessariamente più esperienza di loro. Ecco dunque la proposta delle deputate leghiste, che hanno pensato di introdurre la figura di un’assistente domiciliare post-natale.
Un professionista che possa affiancare i genitori durante i primi mesi di vita del bambino, fornendo la propria conoscenza e, soprattutto, il proprio sostegno.
“L'obiettivo è istituire in ogni Regione un sostegno da parte delle ostetriche e delle puericultrici alle neomamme, che quando tornano a casa si trovano da sole a fronteggiare situazioni che non conoscono e le spaventano”. Questa la spiegazione di Rossana Boldi, intervistata da “Adnkronos”. “Dopo il parto diventa fondamentale il conforto di avere da una persona competente e professionale.
Un consiglio su come allattare il bambino, sulla quantità di latte, anche per sentirsi più tranquille e sorrette, in un momento così delicato della vita, in cui le mamme sono particolarmente fragili e sensibili”.La proposta di legge per le neo-mamme firmata Lega è stata presentata in aula lo scorso 11 febbraio, e deve ancora essere definita.
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