Libia, l'ultimo saluto alle due vittime italiane

Dolore e profonda commozione a Carlentini (Siracusa), per i funerali di Salvatore Failla e a Capoterra (Cagliari), per l'ultimo saluto a Fausto Piano

Libia, l'ultimo saluto alle due vittime italiane

C'è anche Filippo Calcagno a Carlentini (Siracusa), per l'ultimo saluto a Salvatore Failla, il tecnico della Bonatti ucciso in Libia insieme al collega Fausto Piano. Calcagno, anche lui rapito in Libia e rilasciato, è arrivato nella chiesa di Santa Tecla accompagnato dalla moglie di Failla, Rosalba Scorpo. "Un siciliano che parlava limbadese. Si figuri com’era radicato nella nostra comunità", dice Pino Morello, sindaco di Limbadi (Vibo Valentia), giunto in Sicilia per il funerale. La messa è stata celebrata dall'arcivescovo Salvatore Pappalardo. Un lungo applauso ha accompagnato l’uscita dalla chiesa della salma. Il corteo si è mosso lentamente, tra lacrime e commozione. I giornalisti sono stati tenuti a distanza dalle forze dell’ordine, con un cordone di sicurezza davanti alla chiesa. Il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, ha partecipato al funerale: "Nessun commento - ha detto il governatore - non me la sento, è un momento di dolore, e il dolore va rispettato".

Un silenzioso corteo funebre e Capoterra (Cagliari) ha scortato sotto la pioggia la salma di Fausto Piano, verso il palazzetto dello sport, dove l'arcivescovo di Cagliari, Arrigo Miglio, ha celebrato le esequie. La salma di Piano è arrivata in Sardegna questa mattina verso le nove e, dopo la camera ardente allestita nell'aula consiliare del municipio, i concittadini del tecnico della Bonatti hanno raggiunto il palazzetto per i funerali. Le esequie sono iniziate con il saluto dell’arcivescovo di Cagliari Arrigo Miglio. "Il volto della guerra è questo - ha detto monsignor Miglio ricordando anche la scomparsa del collega di Piano - fatto di lacrime e strazio. Lo scopriamo quando entra e ferisce la vita di una famiglia. Questa è una di quelle morti che ci cambiano: ci fa guardare lontano nello spazio e nel tempo. Ogni nostra scelta e non scelta tocca sempre tutti". Un monito, quello dell’arcivescovo, contro l’indifferenza. La folla ha seguito in silenzio le parole di Miglio.

In prima fila i familiari di Piano, con loro Gino Pollicardo, il collega scampato alla morte a Sabrata. Presente tra gli altri il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, il sindaco di Capoterra Francesco Dessì e tanti altri primi cittadini della zona.

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