Tra i dirigenti nominati dal Ministero delle Infrastrutture per le indagini sul crollo del ponte Morandi a Genova, c'è anche Bruno Santoro. Ingegnere, 50 anni, è tra gli esperti scelti dallo stesso ministro Toninelli. Ma di fatto Santoro adesso si trova in una posizione scomoda che ha il sapore del conflitto d'interessi. L'ingegnere infatti è stato pagato per alcune prestazioni professionali, come riporta l'Espresso, proprio da "Autostrade per l'Italia".
Il nome dell'ingegnere infatti appare nell'elenco del Ministero delle Infrastrutture per gli "Incarichi autorizzati e conferiti ai dipendenti nel corso dell'anno 2009". L'incarico, durato dal 30 ottobre 2009 al 30 ottobre 2012, sarebbe stato retribuito con circa 50mila euro proprio da Austostrade. Un secondo incarico invece è scattato dal 2010 al 2013. Ma i retroscena su Santoro non finiscono qui.
Infatti dal 2015 al 2018, l'ingegnere è stato direttore della "Divisione 3 – Qualità del servizio autostradale” nella Direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali, per poi approdare nel corso del 2018 alla "Divisione 1 – Vigilanza tecnica e operativa della rete autostradale in concessione". Proprio quei due settori che si occupano del rapporto tra il Ministero e i concessionari autostradali. Come sottoliena l'Espresso, Toninelli non ha voluto fornire spiegazioni su questa curiosa coincidenza. La risposta è arrivata con una nota del Mit in cui di fatto viene difesa la posizione professionale di Santoro: "Gli incarichi sono stati regolarmente autorizzati anni fa dall'amministrazione all'epoca in cui l'ingegner Santoro era in servizio presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici.
L'ingegner Bruno Santoro è dirigente della Divisione 1 della Direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali dal 23 marzo u.s., divisione che non ha alcuna competenza su tali progetti di manutenzione straordinaria".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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