Un'anziana donna colta da infarto a Lipari (un Comune delle Isole Eolie, in provincia di Messina) è morta. Ad esser fatalisti è facile pensare "doveva andare così". Ma in realtà, forse, il peggio si sarebbe potuto evitare se nell'ospedale delle Isole Eolie ci fosse stato un cardiologo. A Lipari i medici, viste le gravi condizioni della donna l'hanno trasferita all'ospedale di Patti, un altro Comune in provincia di Messina. Qui, però, non è stato possibile effettuare l'angioplastica, come si legge su La Gazzetta del Sud. La povera donna è stata, così, trasferita all'ospedale "Papardo" di Messina dove è morta durante l'intervento.
Sul caso monta la polemica dei cittadini di Lipari che denunciano da tempo le criticità dell'ospedale.
Solo pochi mesi fa, a Gennaio, il sindacato Cimo Medici denunciava la grave carenza di personale medico nell'unico ospedale delle Isole Eolie. In particolare, il sindacato, evidenziava proprio la criticità di cardiologia dove pare fosse presente un solo medico "che svolge solo attività ambulatoriale e di fatto nel periodo notturno e festivi l’ospedale è privo della figura specialistica del cardiologo". Ed ecco che, a distanza di mesi, muore una donna di infarto, di domenica. Se ci fosse stato un cardiologo sarebbe morta? Le probabilità di decesso, forse, sarebbero state inferiori.
I medici del Cimo avevano chiesto tempo fa alla Direzione Aziendale dell’A.S.P. 5 di Messina: "È possibile che un ospedale pubblico rimanga per lunghi periodi privo di una figura essenziale come il cardiologo?".
Pare che quella di cardiologia non sia, peraltro, l'unica criticità dell'ospedale.
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