Da qualche giorno, centinaia di genitori stranieri arabi e sudamericani non mandano più a scuola i loro figli. Potestano contro il Comune di Lodi che ha modificato il regolamento per l'accesso alle prestazioni agevolate di mensa e scuolabus.
Contro il sindaco leghista della cittadina lombarda anche i politici di Pd e 5 Stelle. I primi sostenendo che così non si possa andare avanti perché sono coinvolti anche i bambini mentre i secondi hanno presentato ricorso perché queste modifiche vengano annullate. Il governatore lombardo Attilio Fontana ha risposto: "Il rispetto della legalità vale per tutti quelli che abitano in questo territorio".
I fatti
Come riporta il Messaggero, le modifiche contestate sono quelle che erano state apportate al Regolamento per l'accesso alle prestazioni sociali agevolate, approvate con delibera del Consiglio comunale nell'ottobre 2017. Il primo cittadino Sara Casanova ha fatto sapere che le novità sono entrate in vigore per gli scolari dal mese di settembre.
Il nuovo testo chiede agli extracomunitari che vogliono accedere alle prestazioni sociali agevolate di produrre, anche in caso di assenza di redditi o beni immobili o mobili registrati all'estero, una certificazione data dalla competente autorità dello Stato estero, con allegata la traduzione in italiano valida legalmente.
Secondo l'associazione d'ispirazione islamica Al Rahma questo obbligo starebbe creando problemi in quanto non tutti gli Stati sono pronti a rilasciare questa certificazione e in tempi utili. "Se si vuole basta andare in consolato e la dichiarazione la si ottiene subito. Non mi sembra una cosa sulla quale si debba creare una polemica", è intervenuto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
Ma le famiglie non ci stanno e hanno organizzato una
manifestazione a Palazzo Broletto con il sostegno di tutta l’opposizione. Contro il regolamento è stato fatto ricorso mentre il sindaco di Lodi ha ricevuto una delegazione di genitori extracomunitari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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