L'ossessione della lettura

Da qualche giorno sui grandi quotidiani, non propriamente la cosa più letta oggi, compare la nuova pubblicità del gruppo Feltrinelli per invitare alla lettura

L'ossessione della lettura
00:00 00:00

Da qualche giorno sui grandi quotidiani, non propriamente la cosa più letta oggi, compare la nuova pubblicità del gruppo Feltrinelli per invitare alla lettura. Pay-off: «Leggere insegna a leggere». Che, come augurio, è perfetto. Al centro della campagna di comunicazione ecco alcuni celebri titoli del glorioso catalogo della casa editrice, ma declinati sulla contemporaneità. Esempi: Cecità di José Saramago come metafora della disattenzione verso l'ambiente; Gli sdraiati di Michele Serra per sovvertire i luoghi comuni sui nostri figli; Piccole donne crescono contro crediamo il patriarcato bianco occidentale eterosessuale. E poi, lanciata ieri, l'Odissea. Foto a tutta pagina di due donne di mezza età con in braccio un neonato, incorniciato dalla copertina del poema omerico. Bellissimo. La domanda è: il testo (l'Odissea) l'abbiamo letto; ma il sottotesto cosa vuole dirci?

Che due mamme sono meglio di una? Che due donne insegnano meglio a un bambino a leggere? Che scrivere o leggere un libro è come partorire? Che sono due nonne, l'età media delle lettrici, le quali stanno trasmettendo il piacere di leggere alle nuove generazioni? O che avere un bambino per due donne è un viaggio faticoso? (spoiler: è la risposta giusta).

Comunicare la magia della lettura è qualcosa di fantastico.

Farlo parlando allo 0,1% degli italiani (la percentuale delle coppie omogenitoriali che vogliono un figlio) coraggioso. Pensare sempre tutto in chiave arcobaleno, un chiodo fisso. Anche Omero, del resto, partì da lì: da un assedio. In latino si dice obsessio, obsessionis.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica