La Cabina di regia riunitasi questa mattina ha mostrato come si stanno registrando dei miglioramenti, seppure piccoli, per quanto riguarda i contagi nelle regioni. Continua a scendere ancora l'Rt nazionale che arriva a 0,98 quindi, anche se di poco, sotto la soglia di allarme che è rappresentata dal valore 1. Diminuisce, inoltre, l'incidenza di positivi ogni 100mila abitanti, ora a 232. La scorsa settimana si era arrivati a 240.
Ciononostante, dopo Pasqua, sarà ancora il rosso il colore predominante tra le regioni italiane. Si è ancora molto lontani da quei 50 positivi ogni 100mila abitanti ovvero il valore necessario per far riprendere a funzionare il tracciamento dei contatti. A preoccupare, poi, è soprattutto il fatto che in ben 12 Regioni l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva supera il 30%, la soglia di sicurezza.
Sono ancora nove le regioni, dunque, secondo i criteri del governo, ad avere uno scenario da zona rossa. Ciò significa che almeno fino al 20 aprile non avranno la possibilità di vedere allentate le restrizioni in vigore. Per l'esecutivo, infatti, prima di poter diventare arancioni si devono far registrare per due settimane consecutive numeri in linea con i parametri stabiliti prima di poter essere classificati con questo colore.
Le regioni rosse
Si vedono confermato il rosso, a causa dell'incidenza superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti, la Valle d'Aosta con un valore pari a 380, il Piemonte con 337, il Friuli-Venezia Giulia con 331, la Puglia con 318, l'Emilia-Romagna con 297, la Lombardia con 268 e la Toscana con 260.
Non sfuggono dalla zona rossa neanche la Calabria e la Campania. Queste non a causa dell'incidenza ma per l'Rt superiore a 1,25, anche la Valle d'Aosta fa registrare un valore superiore alla soglia stabilita.
Buone notizie per Marche e per la Provincia di Trento che per questa settimana saranno ancora in zona rossa ma qualora confermassero i dati dell'ultimo monitoraggio potrebbero passare in zona arancione.
Il Veneto, invece, molto probabilmente passerà all'arancione ancora prima. Luca Zaia, il Presidente della Regione, ha dichiarato: "Ho parlato con il ministro Roberto Speranza che farà una verifica se partiremo da martedì o da mercoledì. Il dettaglio lo definiremo dopo.
Se si anticipa di un giorno, sarà utile anche in prospettiva della riapertura delle scuole. Noi auspichiamo un passaggio di colore"Le regioni arancioni
L'Abruzzo, Basilicata, il Lazio, Liguria, il Molise, la Provincia Autonoma di Bolzano, la Sardegna, la Sicilia e l'Umbria confermano la zona arancione.
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