Appiattiti nel retro dei camion, gli immigrati entrano in Italia silenziosamente. Via terra, dal Friuli, e non solo arrivando sui barconi attraverso il Mediterraneo.
A raccontare del traffico di clandestini portati in Italia nei camion è un imprenditore di Porpetto, in provincia di Udine. Che parlando al Messaggero Veneto, riferisce: "Alle prime ore dell’alba – dice – arrivano molti mezzi pesanti, provenienti quasi sempre dai paesi dell’Est Europa. Arrivano dall’autostrada, escono dal casello di Porpetto e dopo neppure un chilometro di provinciale in direzione San Giorgio di Nogaro, davanti all’area artigianale, fanno scendere il loro carico".
L'uomo, che vuole restare anonimo, spiega che i clandestini non si danno nemmeno la pena di rifugiarsi in nascondigli speciali, ma scendono semplicemente dai cassoni sul retro degli automezzi: "Sembra che tutti abbiano già una destinazione – prosegue il testimone – , perchè tornano in strada e si incamminano verso San Giorgio o ritornano indietro, come fossero attesi da qualcuno. O, meglio, come qualcuno li attendesse. Improvvisamente se ne perdono le tracce."
Una storia di traffici illeciti, che l'imprenditore non ha mai denunciato, spiega, per paura: "Una volta – conclude sconsolato – ho pensato di raccontare questa situazione
drammatica a un volontario della Croce Rossa: ebbene, prima che potessi parlare sono stato tacitato di essere razzista, mi hanno detto di “non essere in grado di capire”! Mi sono sentito malissimo e ho taciuto."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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