L'ultima teoria su Nicola: perché si è salvato grazie alla luna

Il bambino, come il fratello, era abituato a seguire i genitori nei pascoli. La luce della luna avrebbe avuto un ruolo decisivo

L'ultima teoria su Nicola: perché si è salvato grazie alla luna

Restano ancora tanti interrogativi su quanto accaduto al piccolo Nicola Tanturli, il bambino di soli 21 mesi allontanatosi dalla propria casa e rimasto per ben due notti a vagare per i boschi dell’alto Mugello. Al momento la procura della Repubblica di Firenze ha aperto un fascicolo senza indagati e senza ipotesi di reato, ma gli inquirenti sono più che mai intenzionati a far luce sulla vicenda e capire in che modo un bimbo di così tenera età sia riuscito a percorrere tanta strada ed a resistere da solo nella vegetazione.

Abituato a seguire i genitori

Secondo quanto riferito da La Nazione, il piccolo Nicola, così come il fratello maggiore di 4 anni, è abituato a percorrere simili percorsi, dato che a volte i genitori, proprietari di una fattoria, hanno portato con loro i figli durante la conduzione dei pascoli. È probabile dunque che il bambino, per quanto piccolo, abbia seguito uno dei sentieri sterrati battuti dai pastori, illuminato dalla luna piena, trovando presumibilmente riparo in una costruzione abbandonata.

Nicola è stato poi ritrovato in una scarpata molto ripida, sotto la strada sterrata che conduce a Quadalto. Il burrone è accessibile tramite un sentiero, ed è possibile che il piccolo non vi sia caduto ma che abbia invece tentato di raggiungere dal basso la carreggiata, vedendo passare le autovetture.

Gli interrogativi

Lascia sbalorditi la distanza percorsa dal bimbo, riuscito ad allontanarsi dalla casa di Campanara, località di Palazzuolo sul Senio (Firenze), di ben 3 chilometri. Decisamente troppo per un bambino di soli 21 mesi, per quanto abituato alla vita all'aria aperta. Oltre alla stanchezza fisica, Nicola ha poi dovuto affrontare il freddo della notte. Malgrado la stagione, a 1000 metri di altitudine le temperature diminuiscono decisamente al calar del sole.

Al momento del ritrovamento il piccolo indossava ancora i sandali, che calzava quando era stato messo a letto dai genitori la sera del 21 giugno. Lasciato a dormire intorno alle 18, Nicola sarebbe poi stato in grado di aprire la porta ed uscire dal casolare. Una volta all'esterno, con la luce del sole ancora forte, avrebbe cominciato ad allontanarsi, finendo col perdersi.

Tanti, dunque, gli interrogativi, anche se al momento sarebbe escluso il reato di abbandono di minore. A valutare il caso anche la procura dei minori, che sta seguendo le indagini.

Il commento del presidente Giani

Intanto c'è grande sollievo per il ritrovamento di Nicola. Trattenuto per un giorno all'ospedale pediatrico Meyer, il bambino ha fatto ritorno a casa.

"C'è stato un momento in cui la sera del 22 giugno tutti pensavamo al peggio, poiché nelle ricerche nulla accadeva nonostante l'impegno eccezionale", ha dichiarato il governatore della Toscana Eugenio Giani. "Pensavamo al pericolo che gli animali selvatici, lupi, cinghiali, avessero fatto qualcosa a Nicola".

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