Sei persone appartenenti a diversi clan sono state arrestate dai carabinieri di Palermo con l'accusa di associazione mafiosa ed estorsione aggravata. Tra gli arrestati c'è anche Paolo Liga, il nipote del capomandamento di Bagheria, Giuseppe Scaduto. Di fatto, dopo le indagini degli inquirenti è emrso un ruolo attivo da parte dei sei fermati all'interno di Cosa nostra. Gli accertamenti delle forze dell'ordine hanno portato alla luce alcuni atteggiamenti di racket nei confronti di commercianti ed esponenti dell'imprenditoria di Bagheria. Inoltre Liga avrebbe favorito i contatti con il latitante Matteo Messina Denaro considerato il "Capo dei capi".
"Oggi - ha sottolineato il colonnello Antonio Di Stasio, comandante provinciale dei carabinieri di Palermo - viene colpito quello che possiamo definire il processo di sostituzione di capi o affiliati storici con nuove generazioni di criminali, figli di capi appartenenti a famiglie influenti di cosa nostra".
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