Alla fine è arrivato a Pozzallo il barcone carico di migranti che Malta ha indirizzato verso le coste italiane.
Un motopeschereccio stracarico di disperati - a bordo c'erano 264 persone, alcune delle quali aggrappate all'esterno in condizioni molto precarie - è arrivato fino all'ingresso del porto in provincia di Ragusa, dove si trova uno degli hotspot più grandi. Il motopeschereccio è stato circondato da una motovedetta della Guardia di finanza, un mezzo della capitaneria di porto e due gommoni per controllare da vicino la situazione. Poco dopo è stato autorizzato lo sbarco solo per le 43 donne e i bambini (37 minori tra cui 5 neonati) a bordo. Solo in mattinata tutti i migranti sono stati fatti sbarcare e trasferiti nell'hotspot. Secondo fonti del Viminale si tratterebbe per lo più di eritrei.
"Malta si conferma vergognosa", attacca Matteo Salvini, "Chissà se a Bruxelles sprecheranno inchiostro per mandare letterine di richiamo anche a La Valletta...".
"Questo barchino traballante ha portato 220 persone in mare per 3 giorni, senza cibo/acqua", aggiunge l'agenzia Onu Unhcr, "Sono miracolosamente vivi a Pozzallo. Altri invece (sono) scomparsi in queste stesse ore. Il soccorso in mare è fondamentale, assieme a un meccanismo sicuro e prevedibile di approdo".
"La situazione allarmante riguarda tre giovani ragazzi, apparentemente ventenni, ricoverati nell'ospedale di
Modica, uno dei quali con tubercolosi e grave insufficienza respiratoria a causa di un versamento pleurico", racconta il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, a Skytg24, "È un miracolo come siano arrivati fin qui".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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