La Sardegna è sotto l'attacco del maltempo. Da nord a sud l'isola è stata investita da un ciclone mediterraneo proveniente dalle Baleari che ha portato forti temporali, raffiche di vento e nubifragi che stanno mettendo il territorio a rischio alluvioni.
Scuole, uffici pubblici e ambulatori sono stati chiusi. La macchina regionale è completamente operativa da ieri per il codice rosso diramato dalla Protezione civile per rischio idrogeologico e idraulico, sino a venerdì 2 ottobre, a causa della perturbazione.
Il presidente Piugliaru ha deciso di tornare da Parigi, dove ha annullato ogni impegno annullare per monitorare la situazione insieme al direttore regionale della Protezione civile, Graziano Nudda.
"Il sistema di prevenzione è completamente funzionante e tutte le strutture sono attive e pronte a operare nel migliore dei modi, ma è essenziale che la popolazione contribuisca con le misure di autoprotezione che sono pubblicate sul sito regionale della Protezione civile"ha spiegato l'assessore della Difesa dell'Ambiente con delega alla Protezione civile, Donatella Spano
"Per non intasare gli ospedali e i poliambulatori abbiamo chiesto ai cittadini di posticipare le visite non strettamente necessarie", ha affermato l'assessore della Sanità Luigi Arru. Per il direttore della Protezione civile Graziano Nudda esiste il rischio di alluvione, ma tutte le forze sono in campo: "In massimo un'ora siamo in grado di raggiungere qualsiasi punto della Sardegna. Per la sicurezza delle persone - ha concluso il direttore della Protezione civile - invitiamo a seguire tutte le prescrizioni e le misure di autoprotezione, ad essere vigili e ad evitare in particolare cantine e sottopiani".
Dopo la prima ondata di piogge abbattutasi nel pomeriggio sulla Sardegna Meridionale, l'Anas ha chiuso la strada statale 195 Sulcitana dal km 12,000 al km 18,000, in provincia di Cagliari a causa della presenza di fango sul piano viabile, mentre il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, dopo aver chiuso le scuole, ha ordinato anche la chiusura della galleria che dà accesso alla città, raccomandando a tutti massima prudenza, in particolare a lavoratori e abitanti delle campagne.
Secondo le previsioni dell'ufficio meteo dell'Aeronautica militare di Decimomannu, dal tardo pomeriggio di ieri e per tutta la nottata i cumuli d'acqua potrebbero aver raggiunto i 90/100 millimetri. I temporali toccheranno anche le coste meridionali dell'isola, con picchi di 40/50 millimetri di pioggia nella mattinata di oggi. Particolarmente colpite le zone di Quartu, Capoterra e il Campidano.
E proprio a Capoterra si rivive l'incubo dell'alluvione del 22 ottobre del 2008, che costò la vita a quattro persone. Le strade sono già piene d'acqua e fango mentre una decina di camperisti che che si trovavano in un parcheggio alle porte di Solanas sono stati evacuati dalla Protezione civile e trasferiti in un centro sociale.
Situazione di emergenza a Olbia. "I cittadini non devono uscire da casa. Una volta che ci si mette in sicurezza nei piani alti, si rimanga a casa. Non si deve andare in giro a fotografare i canali, è pericoloso, dobbiamo attivare una sorta di coprifuoco", è l'appello che il sindaco della città, Gianni Giovannelli, lancia alla popolazione. Le piogge cadute nella notte e in mattinata hanno causato la esondazione del rio Siligheddu, un fiume che attraversa diversi quartieri della città e che sfocia nel golfo interno nella zona dello stadio Nespoli. Nei rioni Baratta e Isticcadeddu il livello della acqua è di oltre un metro e alcune zone praticamente isolate.
Tutta l'area che costeggia il fiume, già interessata da allagamenti nell'alluvione 2013, è presidiata dalle forze della ordine e dalle squadre della protezione civile che hanno chiesto agli abitanti di spostarsi ai piani alti. Nelle prime ore del pomeriggio è atteso un peggioramento. In diverse aree della città si registrano blackout elettrici.
Nella serata di ieri, da quanto si apprende, agenti della polizia locale hanno scoperto e rimosso dal rio Siligheddu una cisterna contenente mille litri di olio combustibile esausto, parte del quale si è riversato in acqua.
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