"Mio fratello è innocente non ha commesso nessun reato". A parlare, dopo aver cercato di allontanarsi dai giornalisti, sotto casa sua, e uno dei due fratelli di Touil Abdelmajid, il presunto terrorista arrestato dalla polizia. "È arrivato su un barcone come tanti altri - ha raccontato all’Ansa - e da quel momento non è più partito" ma è "rimasto sempre in Italia". Il giovane rincasava in bicicletta nella palazzina al civico 14 di via Pitagora a Gaggiano (Milano) dove vive con la madre.
Parla anche una vicina dell'arrestato: "È un bravo ragazzo, state commettendo un grave errore, non ha fatto nulla. Nei giorni dell’attentato era qui - racconta la donna davanti al portone di casa -. La madre ha fatto tanti sacrifici per lui. Sta cercando lavoro".
Ovviamente gli inquirenti vaglieranno ogni minimo aspetto della vicenda. I movimenti di Touil sono in fase di accertamento. Si sa per certo che a ricevuto un provvedimento di espulsione lo stesso giorno in cui è sbarcato. È infatti stato registrato il 17 febbraio, e anche il foglio di via indica la medesima data: sarebbe quindi stato subito dichiarato come un soggetto da espellere.
Ma in realtà nei suoi confronti sarebbe scattata solo una "intimazione" (cioè un foglio in cui si notifica l’obbligo di lasciare il Paese entro 15 giorni, che viene consegnato in stato di libertà). Non è chiaro se il marocchino sia stato allontanato dall’Italia a seguito di qualche controllo di polizia sul territorio o se sia tornato in Africa da solo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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