Marocchino espulso dall'Italia per vicinanza al terrorismo islamico

Un marocchino di ventott'anni è stato sottoposto dal Viminale a un procedimento d'espulsione. Cinquantasettesimo caso dall'inizio dell'anno

Marocchino espulso dall'Italia per vicinanza al terrorismo islamico

Un cittadino marocchino è stato espulso dall'Italia in quanto considerato vicino agli ambienti del terrorismo islamico.

L'uomo, che ha ventott'anni e che è risulta originario di Tunisi, è stato sottoposto al procedimento in questione dal Viminale. Verrà quindi condotto alla frontiera. Dalle prime informazioni che si apprendono in queste ore, pare che il protagonista di questa vicenda conoscesse Anis Amri, cioè l'attentatore di Berlino. Non sarebbe la prima persona a essere espulsa dal Belpaese a causa di legami con il killer di Berlino. Un rapporto, quello tra il marocchino e Amri, che si sarebbe consolidato durante una precedente detenzione.

Il ventottenne, che era finito in carcere per reati relativi a fattispecie "comuni", è stato monitorato durante la carcerazione. Pochi giorni fa, un altro nativo del Marocco, ma dell'età di ventiquattro anni, era stato allontanato dalla nostra nazione in quanto ritenuto contiguo al terrorismo islamico.

Un caso quasi analogo, insomma, ma che avrebbe interessato in quella circostanza anche una "intensa attività di propaganda e di proselitismo". Come riportato da TgCom24, Dal Gennaio 2018 a oggi sono stati espulse dall'Italia ben cinquantasette persone. Il ministero degli Interni prosegue nella sua attività di controllo e sicurezza.

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