"Mi ha strappato di dosso la maglietta e il reggiseno, poi i pantaloncini. Non so come ho fatto a scappare". È una parte della testimonianza di una turista brasiliana di 35 anni, che alle Cinque Terre ha subito un tentativo di stupro da parte di un marocchino di 53 anni, Mimoud Aknouch, con precedenti per reati sessuali e residente a La Spezia. La donna ha reagito all'aggressione scalciando e graffiando l'uomo, che è stato costretto a scappare. Rintracciato a tarda notte nei pressi della stazione ferroviaria della città spezzina, Aknouch è stato arrestato.
"Voleva violentarmi, mi ha spinto a terra e m’è saltato addosso". Inizia così il racconto spaventato della turista brasiliana di 35 anni ai carabinieri, pochi minuti dopo il tentativo di stupro ai suoi danni da parte di un marocchino. Secondo quanto riferito dal Secolo XIX, la donna porta evidenti i segni dell'aggressione: graffi, lividi ed escoriazioni.
I più gravi all'altezza della vita, dove l'aggressore ha provato strapparle via i boxer per violentarla. L'aggressore si chiama Mimoud Aknouch, muratore originario del Marocco ma residente almeno dal 2005 a La Spezia, dove vive in una casa popolare. Non è la prima volta che si rende protagonista di reati di natura sessuale.
Alla Spezia si era mostrato nudo in più occasioni a molte donne ed era stato identificato, ma sempre denunciato a piede libero. In base alla ricostruzione fatta dai carabinieri della stazione di Monterosso e del magistrato della Procura della Spezia Luca Monteverde, il tentativo di stupro risale alle 12 di sabato, lungo il sentiero che collega Vernazza a Corniglia.
"Stavo camminando verso Corniglia quando all'improvviso è comparso quest'uomo: robusto, carnagione scura, olivastra, una cinquantina d’anni. Era nudo, non ha detto una parola. Mi è saltato addosso e mi ha spinto contro un muro", racconta la donna. "Mi teneva una mano sulla bocca per impedirmi di urlare, ha afferrato la maglietta e l’ha strappata via, quindi mi ha scaraventato a terra e ha rotto il reggiseno, togliendomelo con la forza", prosegue la turista, ancora sconvolta dalla vicenda.
"Ho reagito, ho iniziato a mordere, graffiare, colpire ovunque mi riuscisse. A quel punto lui si è alzato ed è scappato.
Io sono andata nella direzione opposta, fino a quando non ho incrociato altri escursionisti", l'ancora di salvezza della donna. Che domenica mattina, in commissariato, ha riconosciuto il suo carnefice. "Sì, è lui, ne sono certa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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