Massachusetts, la storia di Gisele, nata prematura e malata, viene abbandonata in ospedale

Il tribunale aveva previsto l'allontanamento della figlia dalla madre naturale e alla fine la piccola è stata adottata dall'infermiera che l'ha curata i primi mesi di vita

Massachusetts, la storia di Gisele, nata prematura e malata, viene abbandonata in ospedale

Una storia che sta facendo il giro del mondo e che ha commosso il web. In Massachusetts, negli Stati Uniti, una bambina è nata prematura, a ventinove settimane di gestazione, e malata a causa della tossicodipendenza della madre. Appena venuta al mondo aveva la sindrome di astinenza neonatale, si tratta di una sofferenza dei bambini appena nati causata dalla brusca cessazione, al momento del parto, della somministrazione di sostanze stupefacenti assunti dalla madre durante il periodo di gestazione e trasferite al feto attraverso la placenta. Come se non bastasse la piccola è stata anche abbandonata nell'ospedale dove era ricoverata. Per mesi nessuno si è più preoccupato di andarla a trovare. Neanche i parenti più prossimi. Così, Liz Smith, una infermiera di 45 anni che si è occupata delle cure della piccola in ospedale, ha chiesto e ottenuto l'affido della piccola. E ora, dopo un anno, è arrivata anche l'adozione.

Il nome della bambina è Gisele ed è nata nel luglio 2016. La sua storia è davvero commovente. Nata da una madre tossicodipendente, come detto, il tribunale aveva previsto l'allontanamento della neonata dalla mamma naturale. Nessun componente della famiglia, però, ha mai deciso di occuparsene.

Così Gisele ha trascorso i primi tre mesi della sua vita nel reparto di terapia intensiva neonatale della struttura sanitaria "Franciscan Children's" dove non andava a trovarla nessuno, tranne Liz che alla fine è diventata sua madre.

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