Il messaggio del giovane malato a Mihajlovic: "Combattiamo la leucemia e portiamo a casa il risultato"

Niccolò B., che sui social si fa chiamare "Nicoforza", ha postato un messaggio di incoraggiamento per l'allenatore del Bologna malato di cancro: "Sto giocando la mia partita, che dura più di 90 minuti. Ma sono in vantaggio. Sono molto tifoso e questo mi aiuta tanto"

Il messaggio del giovane malato a Mihajlovic: "Combattiamo la leucemia e portiamo a casa il risultato"

Ha scelto di incoraggiarlo con un video, dal suo canale YouTube. Sullo sfondo la sua stanza, la scrivania con il pallone con le firme dei calciatori della e la sciarpa del Foggia, di cui è un grande tifoso, appesa al suo letto a castello: sguardo fisso in camera e un messaggio per Sinisa Mihajlovic, l'allenatore del Bologna che due giorni fa ha annunciato di essere malato e che, in anticipo rispetto al programma, ha voluto iniziare le terapie nel reparto di ematologia dell'Istituto Seragnoli del policlinico Sant'Orsola di Bologna. "Contro la leucemia la determinazione da sola non basta", gli ha detto, "La mia partita la sto giocando. Dura più di novanta minuti, ma sono in vantaggio. Pensiamo insieme a portare a casa il risultato". Niccolò B. è un ragazzo pugliese di 14 anni, che sui social network si fa chiamare "Nicoforza". Ha scoperto di avere la leucemia esattamente un anno fa, il 20 luglio 2018. Ha aperto un canale dove racconta la sua vita di adolescente e anche la malattia.

La storia del giovane pugliese, che con un messaggio ha voluto incitare il grande campione di origini serbe a non arrendersi, è stata raccontata dal Corriere della Sera. "Quando ho sentito la notizia dell'allenatore del Bologna mi è dispiaciuto molto. So come si sta in quei momenti, ci sono passato. Nessuno dovrebbe avere la leucemia. Per affrontarla bisogna avere accanto persone che ci vogliono bene e anche Sinisa, per fortuna, ne ha tante. Io penso che sia stato meglio che questa cosa sia capitata a me, che sono forte e ho tante persone attorno e non a chi è solo e deve affrontare tutto senza aiuto".

"Valorizzo anche le cose positive"

Niccolò, che da poco ha terminato le prove di esame di terza media, nei suoi video racconta tutte le fasi della malattia e spiega come ha deciso di affrontarla: "Da quel giorno è cambiato tutto. Quando mi portarono in ospedale non credevo che la mia vita sarebbe cambiata totalmente. Uno si chiede anche perché sia accaduto proprio a te. Sembra strano dirlo ma da quel giorno qualcosa è cambiato anche in meglio, perché mi ha fatto valorizzare le cose positive".

"Il tifo mi aiuta"

Niccolò racconta di quanto seguire la sua squadra del cuore lo aiuti nel quotidiano: "Sono molto tifoso e questo mi aiuta tanto. La squadra mi ha dedicato anche molti striscioni in campo". E anche se il Foggia, attualmente, non versa in ottime condizioni economiche, per il giovane non cambia nulla: "Se la squadra ce l'hai nel cuore tifi comunque, in qualsiasi situazione si trovi". È appassionato di calcio in tutte le sue forme, anche quando le partite si svolgono al computer: "Quando sono venuti a trovarmi i calciatori del Foggia li ho stracciati. Forse mi hanno lasciato vincere".

"Sinisa, dobbiamo portare a casa il risultato insieme"

Per il resto, Niccolò è un ragazzo come gli altri, appassionato di sport e di musica (da qualche tempo suona la tromba). I video li fa per se stesso e per gli altri, per invitare chi si trova nella sua stessa condizione a resistere: "Faccio i video perché spero che diano carica a quelli che si trovano nella mia stessa situazione. Devono capire che non sono soli". Ai suoi messaggi, infatti, hanno risposto intanti. E su Mihajlovic, che lui chiama per nome, conclude: "Sinisa non mi ha ancora risposto. L'importante è che mantenga la sua mentalità, la sua ferocia per combattere la malattia. Lui anche quando giocava non si arrendeva mai.

Dobbiamo portare a casa il risultato insieme. Magari possiamo organizzare una partita amichevole di calcio tra il suo Bologna e il mio Foggia. Oppure può venire qui a giocare a Fifa. Ma deve stare attento, perché lo posso stracciare".

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