Le piacevoli temperature registrate nei giorni scorsi avevano fatto sperare tutti in un anticipo d’estate. Sogni infranti. Perché non è ancora giunto il tempo di mettere da parte cappotti e maglioni. Dopo giorni di sole e tepore, infatti, si sta assistendo ad un vero e proprio colpo di coda dell’inverno accompagnato da piogge, forti venti, freddo e addirittura neve in alcune aree. La perturbazione numero 3 di aprile nella giornata di oggi raggiungerà tutto il Paese. Condizioni meteo marcatamente instabili si verificheranno soprattutto al Centro-Sud, dove sono attesi acquazzoni e le nevicate raggiungeranno quote eccezionalmente basse per la stagione. Il maltempo, secondo gli esperti, è dovuto ad "una vasta e profonda area depressionaria posizionata sull’Europa centro-meridionale", che "nelle prossime ore determinerà l’afflusso di aria polare verso le nostre regioni".
In tutta Italia le temperature faranno registrare valori al di sotto della norma. Già ieri, ad esempio, in Trentino Alto Adige la colonnina di mercurio ha toccato i -23 gradi, a 3.399 metri sull’anticima di Cima Libera in Val Ridanna (Vipiteno). È nevicato abbondantemente sul carso triestino e in particolare nelle zone di Opicina, Padriciano e Trebiciano. Temperature in calo anche in Piemonte. E le previsioni indicano un peggioramento della situazione. Secondo le rilevazioni dell’Arpa, l’Agenzia di Protezione ambientale piemontese, una massa di aria fredda associata a una saccatura di origine polare, attualmente localizzata a nord delle Alpi, scenderà gradualmente verso sudest, portandosi sul medio-basso Adriatico nella serata di domani per, poi, allontanarsi verso i Balcani.
Nel corso del giorno piogge cadranno su Marche, Abruzzo, Molise, Basso Lazio, regioni del Sud Peninsulare e nord della Sardegna, con delle nevicate sull’Appennino centrale oltre 300-700 metri e sull’Appennino Meridionale oltre 900-1.400 metri. In Emilia-Romagna è allerta per vento, con raffiche forti sull’Appennino, neve e mareggiate. Possibili poi nevicate, anche si di debole intensità, sui rilievi romagnoli al di sopra dei 4-500 metri.
In Toscana previsti intensi moti ventosi e raffiche di burrasca dai quadranti occidentali. Attesi anche un forte calo delle temperature e mareggiate. Per il versante appenninico di confine con l’Emilia-Romagna la sala operativa di Protezione civile ha diramato un’allerta gialla per rischio neve nel Mugello e in Casentino. Possibili nevicate, in esaurimento nell’arco di poche ore, anche sulle zone collinari della provincia di Arezzo e intorno all’Amiata (700-800 metri). Su Marche e Umbria attese forti piogge, più intense sui rilievi dove non sono escluse precipitazioni nevose anche a bassa quota.
L’aria fredda investirà con forza anche il Sud, dove la situazione si annuncia critica. Previsto un sensibile abbassamento delle temperature, tanto che sui rilievi campani tornerà la neve fino a quote collinari.
In Calabria neve fin sugli 800 metri di altitudine. Nella giornata di domani le temperature massime saranno stazionarie o in ulteriore calo in Calabria e Sicilia mentre risulteranno in sensibile rialzo nel resto del Paese. I venti previsti in generale attenuazione.
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