"Mi hanno violentata in tre". L'accusa di una 19enne

La ragazza accusa di stupro tre coetanei, tra cui un compagno di scuola. I carabinieri sequestrano i cellulari a caccia di foto e video

"Mi hanno violentata in tre". L'accusa di una 19enne

“Mi hanno violentata in tre in una casa disabitata”. È questa la denuncia mossa da una ragazza di 19 anni di Alatri (Frosinone) a tre coetanei, amici e compagni di scuola, che l’avrebbero attirata con l’inganno in una abitazione di Ceccano e poi costretta ad avere rapporto sessuali. I carabinieri hanno avviato le indagini, raccolto tracce biologiche nell’appartamento e hanno sequestrato i cellulari degli indagati al fine di risalire ad eventuali video e foto relative alla presunta violenza.

Un’uscita in comitiva che si trasforma in incubo

Sulla vicenda c’è grande riserbo da parte degli inquirenti che stanno provando a ricostruire i fatti. La presunta violenza sarebbe avvenuta lo scorso 26 febbraio: quel giorno la 19enne aveva appuntamento con una comitiva di amici, di cui facevano parte anche i tre che poi accuserà di violenza. Uno di questi sarebbe un compagno di scuola della ragazza. Nel corso del pomeriggio, la ragazza ed il compagno di scuola si allontanano dalla comitiva con l’impegno di andare a casa di questi. In realtà andranno in una abitazione di Ceccano di proprietà della madre di uno dei tre, casa disabitata in quanto attualmente in vendita. È lì che la ragazza racconterà di aver trovato anche gli altri due ragazzi e di aver subito violenza sessuale. La giovane non ha denunciato subito l’accaduto. Dopo qualche giorno di riflessione, la ragazza, che si è fatta refertare in ospedale per confermare la violenza subita e avrebbe trovato il coraggio di denunciare l’accaduto, dando il via all’inchiesta. I tre ragazzi, difesi dagli avvocati Armando Pagliei, Giampiero Vellucci e Piefrancesco Pizzuti, negano le accuse.

Il racconto da confermare e la ricerca di tracce biologiche e video

Una volta denunciati i fatti ai carabinieri, è partita l’indagine guidata dalla Procura di Frosinone e dai militari dell’Arma. In primo luogo è stata posta sotto sequestro l’abitazione di Ceccano che sarebbe stata teatro dello stupro. Sul caso vige il massimo riserbo, in particolare sui dettagli della denuncia fatta dalla giovane. I militari vogliono in primo luogo accertare la veridicità del racconto raccogliendo tutti gli elementi del caso, dalle tracce biologiche presenti nell’appartamento dove si sarebbe consumata la violenza agli abiti indossati dalla giovane e dai tre accusati. Nei giorni scorsi i militari del Ris, il reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri, hanno effettuato una serie di sopralluoghi all’interno dell’appartamento. Nella giornata di sabato 2 aprile, poi, gli investigatori del reparto operativo di Frosinone, coordinati dal sostituto procuratore Vittorio Misiti, hanno sequestrato le utenze cellulari, direttamente e indirettamente riferibili ai tre indagati,con l’obiettivo di acquisire eventuali video o immagini che immortalerebbero la violenza.

Ma i carabinieri cercano soprattutto gli sms e le chat che potrebbero essersi scambiati i tre, prima, durante e soprattutto dopo i fatti denunciati. Allo stesso tempo i militari stanno valutando le versioni date dai tre ragazzi, che hanno ricostruito i loro movimenti e contestato le accuse mosse dalla ragazza.

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