Le mie lacrime per la Dea

Di solito non piango neanche ai funerali, ma mercoledì sera alla fine della partita con il Bayer, la finale calcistica della ex coppa Uefa, mi sono sfuggite un paio di lacrimucce

Le mie lacrime per la Dea
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Di solito non piango neanche ai funerali, ma mercoledì sera alla fine della partita con il Bayer, la finale calcistica della ex coppa Uefa, mi sono sfuggite un paio di lacrimucce che mi sono affrettato ad asciugare perché mi vergognavo davanti ai miei commensali. Infatti ero ospite a cena del finanziere Micheli con numerose persone importanti. Le quali tuttavia si accorsero della mia commozione e mi chiesero cosa mi fosse successo. Come un bimbo che sia stato sorpreso a rubare le caramelle, risposi: la mia cara Atalanta ha appena vinto la finale di una coppa internazionale. Con mia grande sorpresa tutti coloro che erano seduti a tavola applaudirono. Ho cosi scoperto che la Dea piace a tutti. Una piccola squadra di calcio di una piccola città come Bergamo che ottiene la vittoria in una competizione riservata ai grandi club metropolitani, non può che suscitare simpatia. Io che incolpevolmente sono nato e cresciuto dentro le mura veneziane erette nel capoluogo orobico, credo di essere giustificato se gioisco smodatamente per il successo ottenuto dai nerazzurri che con l'Inter non hanno nulla da spartire se non il colore delle maglie. L'Atalanta per noi montanari è al vertice delle nostre passioni, come Papa Giovanni, Gimondi e la madonna di Caravaggio. Da quando la società è guidata dall'ex terzino Antonio Percassi e allenata da Gasperini la squadra è uscita dal novero delle provinciali. Per i bergamaschi la squadra di calcio è diventata una santità meritevole di essere venerata. Quando in città nasce un bambino, il giorno dopo riceve in omaggio una maglietta nerazzurra. Cosi il piccino fin dalle prime poppate è già un tifoso della Dea. Crescendo la sua passione nerazzurra non potrà che rafforzarsi.

Mercoledì quando sono rincasato con la vittoria in tasca mia moglie era già a letto. Nonostante fossi solo in salotto ho festeggiato stappando una bottiglia di champagne, e mi sono tracannato una coppa. Forza Atalanta del mio vecchio cuore.

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