Migranti: i preti di strada sfidano ancora la "linea dura" di Salvini

Migranti: riparte il digiuno dei preti di strada in favore dell'accoglienza. La manifestazione, anche questa volta, partirà da piazza San Pietro per spostarsi poi sotto il Parlamento, in piazza Montecitorio. Se quello dello scorso luglio era stato un "digiuno a staffetta", questo sarà un "digiuno di giustizia"

Migranti: i preti di strada sfidano ancora la "linea dura" di Salvini

Il prossimo dodici di settembre ripartirà il "digiuno per i migranti". Alcuni preti di strada, supportati da laici, non hanno alcuna intenzione di mollare la presa in materia di gestione di fenomeni migratori.

L'iniziativa, promossa anche da suore e da altri consacrati, con padre Alex Zanotelli sempre saldo in testa, sembrava essersi conclusa lo scorso luglio, poi è arrivato l'annuncio della riproposizione della manifestazione.

Com'era già accaduto un mese e mezzo fa, i sostenitori della bontà dell'accoglienza si ritroveranno in piazza San Pietro, prima di dirigersi verso Montecitorio, sotto il Parlamento italiano. La sfida, manco a dirlo, è di nuovo diretta alla "linea dura" promossa dal ministro dell'Interno Matteo Salvini. "La questione migratoria è molto complessa: non esistono soluzioni facili e immediate – si può leggere sul sito delle missionarie comboniane, così come riportato dalla Sir -. Questo "‘digiuno di giustizia’ diventa - hanno aggiunto - occasione per digiunare da slogan e frasi fatte, per mettersi in ascolto di uomini e donne al cui posto potrei essere io". Non è chiaro, per ora, se il presidio si prolungherà anche questa volta per più di una settimana. Pare che il tutto, in questa circostanza, avrà la durata di un'unica giornata.

Cos'è, però, che viene contestato? Le medesime questioni sollevate durante l'estate. Per l'evento di luglio, gli organizzatori avevano scritto: "Noi - proponiamo un piccolo segno visibile, pubblico: un digiuno a staffetta con un presidio davanti al Parlamento italiano per dire che non possiamo accettare questa politica delle porte chiuse che provoca la morte nel deserto e nel Mediterraneo di migliaia di migranti". Sarebbe quindi l'indisponibilità ad accogliere ad alimentare la tragedia delle morti in mare dei migranti.

Le sottoscrizioni di quel "digiuno a staffetta" sono ancora rintracciabili online: il comunicato era firmato da Padre Alex Zanotelli a nome dei Missionari Comboniani, da Mons.

Raffaele Nogaro- Vescovo Emerito di Caserta, da Don Alessandro Santoro a nome della Comunità delle Piagge di Firenze, da Suor Rita Giaretta della Casa Ruth di Caserta, da Padre Giorgio Ghezzi – Religioso Sacramentino e da La Comunità del Sacro Convento, che aveva annunciato di partecipare attraverso la preghiera. Probabile che i sostenitori siano sempre gli stessi.

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