Per scappare dai carabinieri si butta dal terzo piano: ​salvato da un agente

Devono aver vissuto una nottata decisamente fuori dall’ordinario gli inquilini di un palazzo situato in via Privata Bobbio, a Milano.

I residenti, infatti, hanno prima dovuto sopportare le urla incessanti che provenivano da uno degli appartamenti e poi, arrivati i carabinieri, hanno assistito ad un raptus di follia che per poco non si è concluso in tragedia.

Il fatto comincia alle 3 e 30 circa della notte scorsa, quando al Comando dei Carabinieri arriva la chiamata di alcuni degli abitanti del palazzo, allarmati dai rumori e dalle terribili grida provenienti dall’abitazione di uno dei vicini. Fra due conviventi, un uomo di 29 anni ed una donna di 27, entrambi italiani, si era scatenato infatti un furioso litigio e la coppia, incurante dell’orario, seguitava a gridare ed a lanciarsi improperi.

Il peggio, tuttavia, doveva ancora venire.

All’arrivo dei Carabinieri, decisi ad effettuare un controllo, l’uomo avrebbe definitivamente perduto le staffe, probabilmente temendo che gli agenti si fossero presentati alla sua porta per ben altre ragioni.

Il 29enne, di fatti, era già noto alle forze dell’ordine per altri disordini e quella notte si trovava visibilmente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Secondo le testimonianze, l’uomo avrebbe cominciato subito ad inveire contro i militari, rivolgendo loro insulti e minacce.

Inutili i tentativi dei Carabinieri di farlo ragionare. In preda al furore e deciso a fuggire, il giovane è uscito di casa, ha raggiunto il pianerottolo e si è buttato giù dalla tromba delle scale. Un volo di tre piani.

La fortuna ha voluto che uno degli agenti riuscisse ad afferrarlo repentinamente per un piede, impedendone la rovinosa caduta.

Il 29enne è stato messo al sicuro ed i soccorritori del 118, chiamati sul posto, hanno provveduto a medicare le leggere ferite che aveva riportato.

Una volta che la situazione è tornata alla normalità, l’uomo è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.