"Mio figlio in Siria per combattere Isis: ho paura, ma sono fiera di lui"

Il giovane si troverebbe nella città di Afrin. Si è arruolato lo scorso settembre all'insaputa dei genitori

"Mio figlio in Siria per combattere Isis: ho paura, ma sono fiera di lui"

"Ho parlato con la madre di Marco e mi ha detto di essere preoccupata per il figlio, ma fiera di quello che sta facendo". Marco è il nome di battesimo del 23enne di Rovigo partito per la Siria per arruolarsi nelle milizie internazionali impegnate a combattere l’Isis. A parlare del giovane è stato il 30enne bergamasco Claudio Locatelli, anche lui in prima fila al fianco delle milizie curde. Locatelli, che è rientrato a ottobre in Italia dopo aver vissuto per sette mesi in Siria e aver partecipato alla liberazione di Raqqa, era ospite a RaiNews24 dove ha parlato dell'attacco ad Afrin.

In questo momento Marco si troverebbe nella città siriana presa di mira dalla Turchia, che lo scorso 20 gennaio ha scatenato un'operazione militare contro l'enclave controllata dai curdi dal 2012. Il giovane, dopo gli studi universitari, ha deciso di partire per la Siria per partecipare in prima persona alla guerra contro Isis, arruolandosi nelle milizie curde, le Ypg, rienute da Ankara gruppo terroristico.

Figlio di un poliziotto in servizio alla Questura di Rovigo, Marco, che per motivi di sicurezza si è dato il nome curdo di Gelhat Drakon, lo scorso settembre è entrato in Siria dall'Iraq.

Il 23enne, fervente sostenitore della teoria del Confederalismo democratico di Abdullah "Apo" Ocalan, leader del Pkk curdo, di cui le Ypg sono considerate l'ala siriana, si è arruolato all'insaputa dei genitori, che ora si dicono fieri ma preoccupati per il figlio.

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