L'emergenza Covid-19 torna a dividere l'opinione pubblica. Del tema è tornato a occuparsi Massimo Giletti per Non è l'arena, programma in onda il mercoledì sera su La7. In studio e in collegamento sono emerse diverse vedute che alla fine hanno portato a uno scontro inevitabile: da una parte chi mette in guardia dall'attuale quadro epidemiologico in Italia che rischia di minacciare anche i bambini; dall'altra chi respinge gli allarmismi e nega effetti mortali del Covid-19 sui più piccoli.
La lite in diretta
In studio Pasquale Bacco, che in passato aveva delle posizioni fortemente contrarie verso il vaccino anti-Coronavirus ma di cui ora si è pentito, si è detto sconcertato da coloro che minimizzano la situazione nel nostro Paese. Nello specifico ha invitato chi ricopre importanti ruoli istituzionali a ponderare l'utilizzo delle parole poiché hanno un peso: "Viviamo una situazione estremamente difficile. Forse non vi rendete conto: stanno morendo i bambini, nelle terapie intensive abbiamo i minorenni".
In collegamento è subito scattata la reazione di Francesca Donato che, in maniera piuttosto irritata, ha provato a smontare le tesi portate avanti da Bacco: "Non dica fesserie. Questa è veramente una disinformazione vergognosa. Bisogna smetterla di diffondere terrore divulgando panico con dei dati falsi". E addirittura ha messo nel mirino il premier Mario Draghi e il ministro Roberto Speranza: "I dati della conferenza stampa erano falsi, o per errori o per falsificazioni evidenti".
L'europarlamentare, intervenuta a Non è l'arena, ha esplicitamente sostenuto che la causa dei decessi dei bambini non è il contagio da Covid-19: a suo giudizio le motivazioni andrebbero trovate in una serie di patologie differenti. "Non è vero che i bambini muoiono di Covid. Gli unici bambini che sono morti, risultati positivi, sono morti per altre patologie. Il rischio di mortalità Covid per i bambini è zero", ha dichiarato la Donato.
A quel punto Bacco ha invitato la Donato a visitare le terapie intensive per prendere atto della presenza anche di minorenni. L'europarlamentare non dubita che alcuni bambini finiscano per essere ricoverati, ma ha rimarcato che le vere cause non sono da ricondurre al Coronavirus: "Ci sono, ma per altri motivi".
E infine ha pungolato chi prende per oro colato le informazioni diramate da Pfizer o dal ministro della Salute: "Sono il Vangelo? Io non prendo come Vangelo quello che dice un'azienda produttrice né tantomeno un ministro che ha dimostrato la sua inadeguatezza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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