Un bimbo di 2 anni, Nicolò, è morto nella serata di giovedì all'ospedale Giovanni Paolo II di Pieve di Cadore, comune in provincia di Belluno. Il malore ha colto il piccolo nel primo pomeriggio di giovedì 28 luglio, quando era nella sua abitazione. Tra le ipotesi che stanno vagliando gli investigatori c’è anche quella che la vittima possa avere ingerito una sostanza pericolosa mentre si trovava al parco giochi Sydney di Codissago, frazione di Longarone, con il suo papà, nelle ore precedenti all’improvviso decesso. L’uomo avrebbe detto alle forze dell’ordine di aver visto il figlio mettere in bocca qualcosa, come ha riportato il Corriere delle Alpi.
Il malore dopo aver giocato al parco
Secondo quanto emerso, sulla bocca del piccolo ci sarebbero state delle tracce di terriccio. Verso le 14 il padre ha deciso di caricare il figlio in macchina e di portarlo in ospedale, dove è giunto in codice rosso e in gravi condizioni. Purtroppo ogni tentativo di rianimarlo messo in pratica da parte del personale sanitario della struttura ospedaliera si è rivelato inefficiente a salvargli la vita. Due ore più tardi i medici si sono arresi e ne hanno constatato il decesso. Sulla tragica vicenda stanno ora indagando i carabinieri. Intanto, il pubblico ministero Simone Marcon ha aperto un’inchiesta che al momento non vede nessun indagato. Il caso è al vaglio dell’autorità giudiziaria che ha disposto una serie di accertamenti, tra i quali anche un esame tossicologico per verificare se la piccola vittima abbia ingerito qualcosa di pericoloso, forse raccolto dal suolo, magari un fungo velenoso o una sostanza topicida.
"Forse ha ingerito qualcosa"
Mercoledì prossimo sarà effettuato anche l’esame autoptico sulla salma del bimbo affidato al medico legale Antonello Cirnelli. Inizialmente un primo referto medico aveva lasciato capire che il bimbo potesse avere ingerito qualcosa di tossico e, proprio per questo motivo, i militari avevano parlato per diverso tempo con i genitori del piccolo. Il padre ha raccontato ai carabinieri di aver passato la mattinata con il figlio nel giardino pubblico sotto casa, accanto alla chiesa parrocchiale, dove ci sono alcune giostre. Secondo quanto raccontato dall’uomo, sarebbe successo qualcosa di strano mentre erano lì, ovvero il bimbo avrebbe messo in bocca qualcosa raccolto da terra. Il papà sarebbe subito accorso per vedere cosa fosse e avrebbe trovato solo del terriccio sulla bocca di Nicolò. I militari hanno perquisito anche la casa della famiglia per controllare non vi fossero sostanze pericolose che il bambino possa avere ingerito.
L’ipotesi maggiormente seguita è però quella che il bambino abbia ingerito dei pesticidi mentre era al parco. Questo potrà dirlo solo l’autopsia. Il papà della giovane vittima è un boscaiolo e la sua mamma è impiegata in una azienda che confeziona pasti per le mense.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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