A Napoli bisogna pagare, ed anche tanto, per godersi un bel panorama. No, non è una nuova tassa ideata dal Comune per fare cassa ma una sorta di “contributo”, praticamente obbligatorio, imposto dai parcheggiatori abusivi che gestiscono questo genere di affari lungo le Rampe di Sant’Antonio.
Per sostare con la propria auto in questa zona, considerata come uno dei luoghi migliori dove ammirare lo splendido skyline della città partenopea, si è costretti a sborsare fino a 10 euro. Anche se ci si ferma solo per pochi minuti.
Una triste realtà segnalata da alcuni cittadini decisamente arrabbiati alla pagina Facebook aperta a tutti “Io odio i parcheggiatori abusivi” creata per postare foto, luoghi ed importo del prezzo richiesto.
A denunciare apertamente la vicenda è il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. L'esponente politico, insieme al consigliere comunale Marco Gaudini e al conduttore radiofonico Gianni Simioli de “La radiazza” di RadioMarte, porta avanti da anni una battaglia per cercare di arginare questo fenomeno.
“Nella zona antistante la Chiesa di Sant’Antonio a Posillipo, quella conosciuta in tutto il Mondo perché permette di ammirare il bellissimo panorama del Golfo di Napoli, ci sono due o tre parcheggiatori abusivi che, non appena arriva un’auto, si avvicinano per vendere lanterne cinesi al costo di 5 euro, una somma che va ad aggiungersi ai 5 euro che bisogna pagare per lasciare la macchina” afferma Borrelli. “In questo modo, quando arrivano controlli della polizia municipale o di altre forze dell’ordine si giustificano dicendo che loro vendono lanterne cinesi e non sono parcheggiatori abusivi” aggiunge il consigliere regionale.
Il paradosso dell'intera vicenda è che si tenta di coprire un’attività illegale con un’altra perché anche la vendita delle già tanto chiacchierate lanterne cinesi, come quella di altri oggetti, richiede una
licenza.Per Borrelli questa “è una situazione inaccettabile contro la quale bisogna intervenire subito anche perché quelle persone sono lì ogni sera e quindi è abbastanza semplice individuarli e identificarli”.
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