Era balzato agli onori delle cronache in quanto pizzaiolo, ma ora Vincenzo Cacialli, detto "Enzo", è finito sui quotidiani italiani per un'altra ragione: truffe ai danni degli anziani. Un'attività che, stando alle prime ricostruzioni, l'uomo ha messo in campo con una certa continuità.
Il calore con cui Napoli accoglie i pontefici della Chiesa cattolica è noto al mondo. Quando papa Francesco si reca in visita pastorale nella città campana non fa eccezione, anzi. I napoletani tutti non vedono l'ora di accogliere il pontefice argentino nella loro città. Come accaduto anche di recente, cioè nel giugno del 2019. Il signor Cacialli, circa cinque anni fa, si era accostato al Santo Padre, col fine di dargli in regalo una pizza, una pietanza speciale, perché caratterizzata dai colori e dalle scritte apposte. Per questi motivi, come ricorda anche Il Mattino, gli era stata affibiata l'etichetta di "pizzaiolo del Papa". Non che "Enzo" fosse il fornitore ufficiale della Santa Sede, ma quel gesto era bastato per far sì che la definizione divenisse d'uso comune sui giornali.
All'inizio della settimana appena trascorsa, però, una svolta un po'inattesa: alcuni poliziotti incaricati a Genova hanno tratto in arresto l'uomo, che si trovava a Torino. Si parla di arresto avvenuto in flagranza di reato. La lente d'ingrandimento delle forze dell'ordine, non a caso, era stata posizionata nel capoluogo ligure e in quello piemontese. I casi per cui Cacialli potrebbe essere chiamato in causa non sono pochi. L'accusa, infatti, è quella di truffa seriale. Lo stratagemma utilizzato per piazzare la trappola, secondo quanto riportato dalla fonte sopracitata, è piuttosto conosciuto da chi si occupa di raccontare o di sventare le truffe agli anziani: fare finta di essere una persona a conoscenza di qualcosa di brutto accaduto a un familiare. Nello specifico, simulare di essere un avvocato a conoscenza di un sinistro accaduto ad un nipote e delle nefaste conseguenze di quell'episodio. Il Corriere di Torino riporta questo virgolettato: "Sono il legale Demichelis, suo nipote ha provocato un incidente e ha bisogno urgente di soldi perché si trova in carcere".
Purtroppo, da quel che si deduce, più di un anziano ha creduto alla narrativa falsata del pizzaiolo.Ora l'uomo deve rispondere di truffa seriale, mentre la storia della pizza donata al Papa può passare in secondo piano.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.