Narcos viola obbligo di dimora e se ne va in crociera con la compagna

Sui social le foto che lo incastrano. Finisce in carcere il 39enne Giacomo Di Pierno. I carabinieri documentano il viaggio e lo arrestano.

Narcos viola obbligo di dimora e se ne va in crociera con la compagna

In costume nella piscina idromassaggio. Al bar a bere un drink. Poi quell’osservazione a corredo di una foto: “Le cose belle subito finiscono”. Immagini di una rilassante crociera con la compagna, rese pubbliche su un social network. Ma il protagonista, il 39enne Giacomo Di Pierno, non poteva muoversi da casa. Arrestato il primo luglio scorso per traffico di droga dalla Spagna, era sottoposto all’obbligo di dimora a Varcaturo, comune in provincia di Napoli. Nel frattempo, invece, se ne era andato in vacanza, sottraendosi alla misura cautelare disposta nei suoi confronti.

Un rilassante viaggio di sette giorni nel Mediterraneo, con partenza da Napoli e tappe a Genova, Marsiglia, alle Baleari, a Malta e a Messina, in cui non sono mancate le foto. E ad osservare quelle piazzate su un suo profilo virtuale presente in rete c’erano anche i carabinieri di Napoli. Ostentare quei momenti di “libertà” è costato il carcere al presunto narcos: i militari dell’Arma lo hanno arrestato (guarda il video) nelle ultime ore per aver violato il provvedimento restrittivo. Il gip del tribunale di Napoli ha aggravato la misura cautelare disponendo nei suoi confronti la detenzione nell’istituto penitenziario napoletano di Secondigliano.

Di Pierno era sfuggito a giugno scorso ai carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli che stavano eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare per associazione finalizzata al traffico di droga spiccata contro17 indagati. Fu catturato qualche giorno dopo a Varcaturo. Secondo l’accusa, era tra i responsabili dell’organizzazione che si era occupata di spostare fino a Napoli 1.250 kg di hashish e marijuana facendoli nascondere in doppifondi ricavati su autoarticolati.

I carichi arrivavano dalla Spagna. I tir erano scortati da auto-staffetta con targhe straniere con a bordo incensurati. Gli inquirenti ritengono che Di Pierno sia vicino al clan Nuvoletta-Polverino, attivo tra Quarto e Marano.

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