Ora Conte blocca i traferimenti dei dublinanti

La notizia arriva dalla Germania. I trasferimenti di "dublinanti" sono stati bloccati dal nostro paese per il coronavirus

Ora Conte blocca i traferimenti dei dublinanti

Chi arriva dal mare può sbarcare, quei migranti che invece arrivano dal resto d’Europa non possono entrare. Due pesi e due misure, sarebbe il caso di dire.

Se l’Italia nei giorni scorsi ha dato il via libera, nonostante l’emergenza coronavirus e nonostante le perplessità in tal senso del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, all’approdo a Messina della Sea Watch 3, al tempo stesso da Roma è stato imposto lo stop allo spostamento dei dublinanti.

Non potranno cioè più giungere nel nostro paese quei migranti sbarcati in Italia ma, per via dei cosiddetti “movimenti secondari”, presenti poi nel territorio di altri paesi europei. Il termine dublinanti deriva dal fatto che proprio i movimenti secondari sono vietati dal trattato di Dublino, secondo cui le domande d’asilo presentate dai migranti devono essere esaminate soltanto dal paese di primo approdo.

Per questo ogni anno dai paesi dell’Ue verso l’Italia vengono riportati indietro centinaia di persone sbarcate negli anni precedenti nel nostro territorio. Nei primi sei mesi del 2019 si è giunti al paradosso di aver registrato più ingressi di migranti dagli altri paesi europei che dalle nostre coste.

A recitare la parte da protagonista da questo punto di vista, è sempre stata la Germania: da sola, mediamente, fa tornare indietro verso l’Italia quasi la metà di tutti i dublinanti rispediti nel nostro territorio. Soltanto nel 2018 sono stati complessivamente 2.848 i migranti trasferiti dalle autorità tedesche verso la nostra penisola.

E proprio dalla Germania è arrivata la conferma del temporaneo stop ai voli charter che, più volte al mese, portano in Italia i dublinanti. Su Repubblica infatti, è stata riportata la decisione del tribunale della città tedesca di Hannover che ha ordinato di liberare “immediatamente” un migranti in procinto di essere trasferito nel nostro paese.

Nelle motivazioni dei giudici, è stato scritto nero su bianco che “per tutto il mese di marzo le autorità italiane hanno bloccato tutti i trasferimenti dei dublinanti da e per l’Italia”. Il motivo posto alla base della decisione comunicata da Roma non è stato specificato tuttavia, come ha scritto ancora Repubblica, esso sarebbe riconducibile all’emergenza coronavirus.

Per via dell’epidemia dunque, il nostro governo ha sospeso i trasferimenti non solo dalla Germania ma anche da tutto il territorio dell’Ue. L’arrivo di dublinanti in Italia è sempre avvenuto in modo quasi “silente”, spesso passato in sordina quando si parla di emergenza migratoria. Nello scorso mese di ottobre, il quotidiano tedesco Die Welt ha svelato un accordo preso tra Roma e Berlino per portare in Italia, con voli la cui cadenza è stata stimata in 2 a settimana, i dublinanti presenti in territorio tedesco.

Il provvisorio stop dimostra, tra le altre cose, che per il nostro paese emergenza immigrazione ed emergenza coronavirus sono due elementi che, sotto il profilo della gestione politica e logistica, mal si conciliano. Altrimenti non ci sarebbe stata ragione di sospendere voli che vengono effettuati ogni mese regolarmente.

Eppure, come detto ad inizio articolo, se il governo ha

ragione di ritenere che esistano rischi, o per i migranti stessi o per la tenuta del sistema dell’accoglienza, dall’arrivo dei dublinanti, allo stesso modo invece ha continuato a far sbarcare coloro che sono arrivati dal mare.

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