Niente parco giochi se tuo papà o tua mamma non pagano le tasse. È la decisone, drastica ma "necessaria" di Michela Rosetta, sindaca leghista di San Germano (Vercelli). "Le imposte servono a finanziare i servizi - dice il sindaco alla Stampa - e chi non ne paga non ha diritto". Così le famiglie morose dovranno dire addio ai parchi giochi, ai sacchetti dei rifiuti, al teatro comunale e alla mensa scolastica. Decisione netta, dura. Che non ha mancato di sollevare polemiche. Soprattutto perché gran parte dei morosi fanno parte della comunità marocchina della zona.
L'elenco dei furbetti è composto da 180 nomi, tenerli tutti d'occhio non è difficile in un piccolo comune. "Non volgiamo vietare - precisa il sindaco - ma educare al rispetto della cosa pubblica". Principio che si amplifica quando molti dei debitori sono immigrati di origine marocchina. "Tra le famiglie a cui è stato sospeso l’ingresso al parco giochi ci sono molti nuclei di origine marocchina - Aity Ahmed, presidente dell’associazione culturale musulmana Al Aman - Non è giusto far ricadere le responsabilità dei grandi sui bambini, che ora sanno di non essere ben accetti. Molti di noi sono cittadini italiani, e anche i nostri figli, ma non è la prima volta che il sindaco discrimina gli stranieri".
Ma il sindaco non ci sta.
"Le mie porte sono sempre aperte - dice - ma non accetto che si parli di discriminazione o razzismo, io discrimino solo chi non paga. Alcuni rappresentanti dell’associazione devono restituire qualcosa ai sangermanesi, comincino loro: noi applichiamo le regole e chi non ci sta è libero di andare altrove".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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