Non molestò la soldatessa, dopo cinque anni assolto un colonnello dell’esercito. La decisione dei giudici del tribunale di Salerno che hanno scagionato dalle accuse a lui rivolte un alto ufficiale, e che adesso potrebbe vedere capovolgersi la situazione con l’ipotesi, per la militare, di un’indagine per calunnia.
L’ufficiale è stato assolto con formula piena dalle accuse che parlavano, per lui, delle ipotesi di reato di stalking e abuso di ufficio, ingiurie e molestie. Secondo l'accusa, avrebbe cercato di avvicinare e corteggiare la volontaria in servizio permanente, originaria della Puglia ma di stanza a Salerno, e al suo “no” avrebbe trasformato la sua vita in un inferno.
L’impianto accusatorio contro il colonnello, però, è crollato su se stesso. Il giudice monocratico di Salerno ha biasimato l’inconsistenza del teorema dell’accusa e ha sottolineato le lacune nell’indagine. Ha puntato il dito contro il fatto che non ci fossero riscontri alle accuse che sarebbero state individuate dall'indagine. Come riporta il Mattino, secondo i giudici: "Le indagini preliminari si sono rivelate assolutamente inidonee a fornire un pur minimo riscontro alla conferma delle accuse della volontaria pur prendendo atto che tali lacunosità sono state parzialmente colmate dagli esiti delle indagini difensive prodotte dalla difesa dell'ufficiale che smentivano senza alcun dubbio tutto il quadro accusatorio".
Il militare, che per le dichiarazioni della soldatessa aveva dovuto subire due procedimenti, presso la magistratura ordinaria e quella militare, è stato assolto con formula piena perché i fatti non sussistono.
Il caso aveva fatto molto scalpore nelle gerarchie
militari anche perché l’ufficiale aveva avuto importanti responsabilità di comando anche in missioni all’estero. Responsabilità dalle quali, all'epoca della formalizzazione delle accuse rivolte a suo carico, era stato sollevato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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