Non paga 4 cent all'Inps: multa da 15 euro a elettricista

La multa su un versamento da quasi 2mila euro. L'elettricista: "Le piccole imprese sono tartassate"

Non paga 4 cent all'Inps: multa da 15 euro a elettricista

Si era dimenticato di pagare 4 centesimi all'Inps, su un versamento di quasi 2mila euro. Ma il titolare di un'azienda di impianti elettrici ha dovuto pagare quella dimenticanza da pochi centesimi con una multa da quasi 15 euro.

Lo scorso agosto, un elettricista di Paularo, piccolo comune del Friuli Venezia Giulia, in provincia di Udine, aveva effettuato un versamento di 1.974 euro all'ente di previdenza. Dopo poche settimane, però, si è visto recapitare a casa una sanzione da 14,83 euro. Il motivo della multa, secondo quanto riporta il Messaggero Veneto, che ha raccontato la storia, è la mancanza di 4 centesimi al pagamento. Il titolare della ditta di impianti elettrici aveva probabilmente arrotondato il versamento a favore dell'Inps, effettuato per le paghe dei collaboratori. Avrà probabilmente pensato che non ci sarebbero stati problemi per soli 4 centesimi. Ma si sbagliava.

Secondo quanto ha raccontato l'elettricista al quotidiano, inoltre, non avrebbe mai ricevuto dalle istituzioni nessuna tutela, sottolineando che la cifra mancante avrebbe potuto essere richiesta a compensazione il prossimo mese. "Le piccole aziende sono tartassata", ha denunciato il titolare della ditta, sottolineando la rapidità con cui lo Stato chiede soldi ai cittadini e la lentezza con cui è solito ridarli, riferendo di essere lui stesso in credito di 25-30mila euro all'anno. Ogni anno, infatti, l'azienda chiude il bilancio con un credito tra i 25 e i 30mila euro, che vengono compensati solamente 4 mesi dopo.

Una vicenda che suona come già letta. Infatti, è di pochi giorni fa la notizia di una multa da 60 euro a un cittadino che aveva versato 2 centesimi in meno di Imu per l'anno 2014. "Ma non è così", aveva replicato il Comune, specificando che la multa si riferiva alla mancata dichiarazione, per alcuni immobili.

Ma il sistema aveva commesso un errore e aveva "scorporato due centesimi dalla voce arrotondamenti, indicando mancati pagamenti per complessivi due centesimi. L'equivoco nasce dall'intestazione dell'atto che cita due causali". Nessuno sconto, in ogni caso, e anche il cittadino della provincia di Palermo dovrà pagare la multa.

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