Non può pagare l'Imu, smonta il capannone sfitto da cinque anni

L'imprenditore pisano Alberto Rocchi doveva pagare 80mila euro per un prefabbricato vuoto. Ma ha preferito smantellarlo

Non può pagare l'Imu, smonta il capannone sfitto da cinque anni

80mila euro di Imu? Troppi per un imprenditore toscano e consigliere comunale, Alberto Rocchi, che per non pagare l'imposta ha preferito rimboccarsi le maniche e smontare pezzo per pezzo il prefabbricato di sua proprieà a Ponsacco (Pisa).

Il capannone industriale, in realtà, era vuoto da anni. "Le mie aziende sono ferme", ha spiegato al Tirreno, "Sono in difficoltà economica, avevo un’attività in Romania che non posso più seguire. Non ho scelta, devo cercare di salvare il salvabile. Ho deciso di cominciare a risparmiare sull’Imu". Partendo dal magazzino, "Era molto grande, migliaia di metri quadri. Era affittato ad un’azienda che è fallita e così è rimasto vuoto per cinque anni. Cosa dovevo fare... Ho pensato di renderlo simile a una tettoia. Invece di spendere 80 mila euro ne pagherò un decimo".

Ora però rischia di cacciarsi in un guaio più grosso: Rocchi ha infatti stoccato i duecento pannelli del capannone in un’area che non sarebbe di sua proprietà, al punto che polizia municipale e carabinieri sono dovuti intervenire. Dal canto suo l'imprenditore sostiene di essere in regola e di aver presentato una Segnalazione certificata di inizio attività (Scia) al Comune per comunicare il deposito temporaneo dei materiali.

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