Questa volta la lettera non arriva dritta sulla scrivania del procuratore, ma viene intercettata all’ingresso del tribunale di Agrigento dalle guardie giurate addette al metal detector.
Si tratta di una nuova missiva, la terza in pochi mesi, contenente minacce ed insulti nei confronti del procuratore della città dei templi, Luigi Patronaggio. Contenuti della lettera senza mittente sono ancora una volta riconducibili alle vicende legate all’immigrazione e, in particolare, al ruolo della procura di Agrigento sui casi delle navi Ong che soccorrono migranti nel Mediterraneo.
Così come riporta l’Agi, la busta viene notata dalle guardie giurate a cui non passa inosservato il fatto che il nome del destinatario, ossia per l’appunto il procuratore Patronaggio, risulti scritto con un normografo. Segno che chi invia la lettera vuole occultare la proprio grafia.
Una volta aperta la busta, le guardie giurate leggono un serie di minacce e di insulti rivolti al magistrato. A Patronaggio l’anonimo mittente rivolge accuse ed improperi, secondo quanto si apprende dalle varie agenzie, puntando il dito contro il procuratore per via del suo comportamento sui casi delle navi Ong.
Secondo chi scrive la missiva infatti, sarebbe proprio l’azione posta in essere dalla procura di Agrigento a favorire l’operato delle organizzazioni non governative. Il testo della lettera culmina poi quindi con specifiche minacce rivolte a Patronaggio.
Ovviamente le guardie giurate che intercettano la busta consegnano il contenuto alle autorità ed adesso gli inquirenti, ancora una volta, indagano per scoprire chi c’è dietro l’invio delle lettere anonime ed intrise di minacce contro il procuratore.
Come detto in precedenza, si tratta del terzo episodio del genere: il primo risale a settembre, quando Patronaggio sale agli onori della cronaca per aver aperto un’inchiesta sul ministro dell’interno Matteo Salvini relativo al caso della nave Diciotti, ferma al porto di Catania con diversi migranti a bordo.
La seconda lettera di minacce è invece più recente, con la procura di Agrigento in quel momento sotto i riflettori nazionali per l’inchiesta sui casi riguardanti le navi Mare Jonio e Sea Watch 3. In quell’occasione, le minacce oltre che a Luigi Patronaggio risultano rivolte anche contro la famiglia del magistrato.
Adesso per l’appunto il terzo
episodio del genere. Il tutto mentre, proprio in queste ore, i magistrati agrigentini sono a lavoro per il nuovo caso Sea Watch. Proprio di questo venerdì mattina è la notizia dell’inchiesta aperta sulla capitana della Sea Watch 3, la tedesca Carola Rackete.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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