Nuove rivelazioni del pentito Schiavone. I legami tra l’ex sindaco Griffo e il clan dei Casalesi

Un’accusa pesante, che ha aggravato la posizione dell’ex primo cittadino, imputato per concorso esterno nel processo relativo alla realizzazione e alla gestione del centro commerciale Jambo, ubicato proprio a Trentola Ducenta, nel Casertano

Nuove rivelazioni del pentito Schiavone. I legami tra l’ex sindaco Griffo e il clan dei Casalesi

Nuove rivelazioni da parte di un pentito eccellente della camorra casertana. Nicola Schiavone, figlio del capoclan dei Casalesi Francesco Schiavone, conosciuto da tutti come “Sandokan”, ha parlato nuovamente dell’altro noto boss campano, Michele Zagaria. Ieri, in video-conferenza al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha affermato che “dal 1998, Michele Zagaria ha controllato il Comune di Trentola Ducenta e il suo ex sindaco Michele Griffo”. Un’accusa pesante, che ha aggravato la posizione dell’ex primo cittadino, imputato per concorso esterno nel processo relativo alla realizzazione e alla gestione del centro commerciale Jambo, ubicato proprio a Trentola Ducenta, nel Casertano.

Nei confronti dell’ex sindaco Griffo, come annunciato dal sostituto della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, Maurizio Giordano, sarà rivista l’imputazione. Alla luce delle ultime affermazioni del pentito Schiavone junior l’attuale ipotesi degli inquirenti è che il primo cittadino fosse più “un intraneo al clan dei casalesi”, che persona a disposizione.

L’ex sindaco Griffo, secondo il racconto del collaboratore di giustizia, avrebbe incontrato i vertici del clan. Lo stesso Schiavone, che vide “in diverse circostanze con Nicola e Sebastiano Ferraro”, e Zagaria. “Griffo aveva un rapporto di consolidato di amicizia con Michele Zagaria”, ha confermato il figlio di Sandokan, in collegamento video al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dinanzi al collegio presieduto dal giudice Roberto Donatiello. E Trentola Ducenta era uno dei territori che rientravano nella competenza criminale proprio del boss di Casapesenna.

Schiavone era a conoscenza di tutto ciò e per evitare sconfinamenti ha rivelato: “Chiesi a Zagaria di intervenire con Griffo per far inserire nel piano regolatore la modifica di un cambio di destinazione d'uso di un imprenditore mio amico da agricolo a edificabile”.

Insomma, tante le circostanze che legherebbero l’ex primo cittadino al clan dei Casalesi, tanto da far annunciare ai magistrati il cambio dell’imputazione per l’ex sindaco Griffo: da concorso esterno in associazione mafiosa.

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