La riforma del Codice della Strada promossa da Lega e Movimento 5 Stelle non piace a tutti.
Soprattutto per quanto riguarda la decisione di voler autorizzare il transito contromano delle biciclette quando la strada ha un limite di velocità inferiore ai 30 chilometri orari. E questo, come si legge nella bozza in Commissione, "indipendentemente dalla larghezza della carreggiata e dalla massa dei veicoli autorizzati al traffico".
Giordano Biserni, presidente dell'Asaps, Associazione sostenitori e amici della polizia stradale, ha espresso molte perplessità ad Adnkronos sul fronte delle biciclette. "Bisognerebbe sperimentare e monitorare con molta attenzione, la questione merita molta prudenza". Secondo Biserni bisogna prima di tutto valutare dove potrebbe applicarsi la futura (ed ancora eventuale) normativa, "perché il rischio che aumenti l'incidentalità non è escluso". "Non dimentichiamoci che siamo il Paese che ha il primato del cellulare alla guida e del non uso delle cinture. Nei Paesi nordici, dove è più diffuso l'uso della bicicletta, vengono fatti osservare i limiti di velocità, gli automobilisti si fermano con l'arancione, bisogna vedere invece nella nostra realtà cosa accadrebbe considerando il contesto di ogni centro: illuminazione, fondo stradale, viali pianeggianti o meno. I rischi potrebbero aumentare".
Soddisfatto invece il ct della Nazionale di ciclismo, Davide Cassani, che sempre ad Adnkronos dice: "Le modifiche previste nel nuovo codice della strada con l'utilizzo delle corsie preferenziali per i ciclisti mi sembra un'ottima cosa, spero che queste regole possano
contribuire ad avere un pò più di sicurezza". E sulla possibilità per i ciclisti di andare contromano: "Credo che i ciclisti siano considerati quasi come dei pedoni. In certe situazioni era già così".
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