Occhio alle meduse "Rhizostoma pulmo". Ecco cosa succede nelle acque di Trieste

Molti esemplari sono stati trasportati dalla corrente e dai forti venti di bora degli scorsi giorni. Il contatto può provocare irritazioni

Occhio alle meduse "Rhizostoma pulmo". Ecco cosa succede nelle acque di Trieste

Il mare di Trieste si è colorato improvvisamente di rosa a causa della presenza di innumerevoli esemplari di meduse particolarmente grandi conosciute con il nome di "Rhizostoma pulmo”. Come riportato dal Corriere, lo sciame è stato avvistato nel tratto di mare di Trieste, tra il molo Audace e la stazione marittima.

Il mare di Trieste è rosa

L’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale ha condiviso il video sui suoi profili social e ha spiegato che “la presenza di queste meduse nel nostro golfo è stata osservata già alla fine dell’800. Da inizio novecento sono stati numerosi gli episodi di bloom di questa specie. Dall’inizio degli anni 2000 questi bloom sembrano però essere diventati più frequenti e durare più a lungo” . Con bloom si intende proprio fioritura, ovvero un grande sciame di meduse. Le forti raffiche di vento che sono state registrate nei giorni scorsi hanno trasportato questi esemplari vicino al molo Audace, alla stazione Marittima e in Sacchetta. Restano in superficie, attaccati l’uno all’altro. Fenomeni simili sono stati avvistati anche in Slovenia e a Muggia. A Trieste la giornata di mercoledì è stata quella maggiormente interessata dal particolare avvenimento, mentre nella mattinata giovedì sembrava attutirsi leggermente. Nel golfo sono però ancora presenti migliaia di meduse rosa.

Di cosa si tratta

Questa particolare medusa è conosciuta anche come Medusa barile, Polmone di mare o anche Dama del Mare, è una scifomedusa e fa parte della famiglia delle Rhizostomatidae. Si tratta di una specie pelagica diffusa nell'oceano Atlantico orientale, nel Mar Mediterraneo (frequente lungo tutta la costa adriatica e costa ionica, particolarmente nei periodi tardo-estivi ed inizio-autunnali) e nel Mar Nero. Presenta un cappello di forma semisferica opalescente ma tendente al trasparente, con i bordi sfrangiati blu-viola. Gli esemplari giovani hanno solitamente una colorazione più trasparente, mentre gli adulti molto più opalescente. Il nome comune di polmone di mare è dovuto al tipico movimento palpitante che la medusa compie per muoversi.

Non è molto pericolosa per l'uomo

Si tratta di un animale marino di grandi dimensioni: può raggiungere i 50–60 cm di diametro e i 10 kg di peso, e per questo motivo rappresenta la più grande medusa del Mediterraneo. Fortunatamente questa specie non è molto pericolosa per l’uomo. I suoi tentacoli di norma non sono così tanto urticanti da creare problemi seri. Solo su soggetti particolarmente sensibili, il contatto può provocare irritazioni che scompaiono comunque spontaneamente in breve tempo ma lasciano comunque un prurito o dolore fastidioso.

Attenzione perché questo esemplare rilascia in acqua sostanze o tossine urticanti che possono causare piccole abrasioni di forte prurito e lieve bruciore che possono provocare gonfiore. Nel giro di poche ore si guarisce. Meglio comunque stare lontano.

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