Non ci sono solo i migranti di Lampedusa a preoccupare le autorità perché, nelle ultime ore con l'hotspot dell'isola al collasso, i migranti iniziano ad arrivare direttamente sulle coste siciliane. A Lampedusa, ormai, è lotta contro il tempo per liberare l'hotspot più velocemente di quanto non venga riempito ma il rimo dei trasferimenti non riesce a sopperire a quello degli arrivi. Per questo motivo sull'isola è stato trasferito anche un traghetto preso a noleggio dal ministero dell'Interno, che insieme alle navi militari e alle motovedette farà la spola con l'isola madre per trasferire i migranti in altri centri di accoglienza d'Italia. Intanto gli sbarchi dal 1 gennaio a oggi sono saliti a 38.778. Nello stesso periodo un anno fa erano stati 27.771. Intanto le navi delle ong, con quasi 1.800 migranti, attendono un porto in Italia.
Sbarchi in Sicilia
Sono stati 350 i migranti che tra la notte e la giornata di oggi sono sbarcati sulla costa siracusana con diversi eventi e su una delle carrette del mare approdate c'era anche un cadavere. Gli sbarchi sono stati tre: due a Portopalo di Capo Passero e uno ad Augusta. Al porto di Messina, invece, a bordo di un pattugliatore della guardia di finanza, sono arrivati in 207. Fanno parte di un gruppo che era stato salvato nella tarda serata di ieri nel corso di un'operazione a circa cento miglia ad est di Portopalo di Capo Passero.
I trasferimenti con i traghetti
La nave traghetto Novelli, noleggiata dal governo per intensificare i trasferimenti dall'hotspot di Lampedusa, ha trasferito a Mazara del Vallo 200 migranti prelevati ieri sera dall'isola. Secondo le previsioni dovrebbe operare almeno tre volte alla settimana per aiutare a liberare la struttura che resta comunque piena oltre la capienza massima di 350 posti. Il pattugliatore della guardia costiera Diciotti, con a bordo 600 migranti, ha fatto invece rotta su Porto Empedocle. La prefettura di Agrigento ha disposto, per le prossime ore, il trasferimento di altri 150 migranti con la nave Foscari della Marina militare.
Il collasso di Lampedusa
"Il ciclo di svuotamento e riempimento del centro di accoglienza di Lampedusa non è sostenibile. La situazione igienico-sanitaria resta insostenibile sia per gli immigrati sia per i poliziotti dislocati al suo interno, costretti a svolgere il proprio lavoro nelle stradine invase dai liquami di una rete fognaria che non riesce a sostenere l'enorme numero di persone che continuamente affollano il centro", ha dichiarato il segretario generale del sindacato di polizia Coisp, Domenico Pianese.
Il delegato sindacale ha poi aggiunto: "Chiediamo ancora una volta al ministro Lamorgese di intervenire immediatamente, con una strategia che non si limiti all'affitto di una nave per spostare i migranti ma che preveda anche di mettere le Forze di Polizia in condizioni lavorative che siano almeno accettabili".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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