Ucciso in auto ad Halloween, arrestato il presunto killer di Mellis

Il presunto killer di Massimo Melis è stato fermato nella tarda serata di venerdì 5 novembre. L'indagato, Luigi Oste, era già stato arrestato lo scorso giugno

Ucciso in auto ad Halloween, arrestato il presunto killer di Mellis

È stato arrestato nella serata di venerdì 5 novembre il presunto killer di Massimo Melis, il 52enne operatore della Croce Verde ucciso con un colpo di pistola alla tempia in via Gottardo, a Torino, nella notte tra il 31 ottobre e il 1°novembre. Si tratta di Luigi Oste, 62 anni, già noto alle Forze dell'Ordine per reati contro il patrimonio e droga. Lo scorso giugno era stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni dopo un incidente stradale.

L'omicidio

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l'omicidio si sarebbe consumato la notte di Halloween. Il medico legale Roberto Testi, che ha eseguito gli accertamenti autoptici sulla vittima, colloca l'ora esatta del delitto attorno alle 21. Quella sera Massimo Melis avrebbe riaccompagnato a casa un'amica, Patrizia Cataldo, alla perferia Nord di Torino. Dopo averla scortata all'ingresso dell'abitazione, il 52enne sarebbe ritornato verso la sua auto, una Fiat Punto blu, parcheggiata in via Gottardo. Non avrebbe fatto in tempo a richiudere la portiera che l'assassino, nascosto tra i cespugli, lo avrebbe freddato con un colpo di Revolver calibro 38 alla tempia. Il cadavere è stato rinvenuto 17 ore dopo la truce esecuzione riverso sui sedili della vettura.

Chi è il presunto killer

A 5 giorni dall'omicidio, la Procura del capoluogo piemontese ha emesso un decreto di fermo nei confronti del presunto assassino. Si tratta di Luigi Oste, 62 anni, originario di Piazza Armerina (Enna) ma residente a Barriera di Milano, nel Torinese. Secondo quanto si apprende dal Corriere.it il 62enne, che si definisce un imprenditore edile, vivrebbe in realtà di lavoretti saltuari ed è separato dalla moglie. Oste era già noto alle Forze dell'Ordine per reati contro il patrimonio e spaccio di stupefacenti. Lo scorso giugno era stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni dopo un incidente stradale.

Il movente del delitto

La miccia che avrebbe acceso l'ira cieca del presunto assassino sarebbe riconducibile al movente passionale. Luigi Oste si sarebbe invaghito di Patrizia Cataldo, la donna con cui Massimo Melis in passato aveva avuto una relazione e che aveva ricominciato a frequentare.

L'amicizia tra i due avrebbe suscitato la gelosia del 62enne che, compatibilmente con la ricostruzione dei fatti, sarebbe esplosa in furia omicida. Interrogato dagli inquirenti sulla dinamica della drammatica vicenda, Oste si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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